Cronaca

Il comandante della guardia di finanza ligure alla celebrazione per i 250 anni del corpo sintetico sull'indagine che ha travolto la Regione: "E' stato un lavoro molto complesso", e lancia allarme per evasione fiscale, "ancora elevata"
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GENOVA - "La corruzione come l'evasione fiscale sono reati ancora molto elevati che vanno monitorati in modo attento perchè danneggiano l'economia sana, poi massimo contrasto alle organizzazioni mafiose e ai reati che possono insidiare un territorio come Liguria affacciato sul mare".

Lo ha detto ieri sera a Primocanale il generale Cristiano Zaccagnini, comandante della guardia di finanza alla fine della festa per i 250 anni del corpo che si è svolta ai Magazzini del cotone del Porto Antico alle presenza di tutte le autorità della città.

"La guardia di finanza in Liguria, una porta aperta verso il Mediterraneo- ha detto Zaccagnini - mette in campo tutte le migliori energie per contrastare il crimine realizzato con le transazioni internazionali e tutte le attività illecite che vengono introdotte nel territorio italiano e nell'Unione Europea. Questo ci ha portato a sequestrare numerose sostanze non soltanto di stupefacenti ma anche ai prodotti non in regola con la sicurezza, contraffatti e così via, noi cerchiamo di tutelare i settori sani dell'economia, questo è il nostro scopo, tutelare le libertà economiche, noi siamo al fianco dei cittadini e delle imprese oneste che lavorano per il benessere di tutti".

Nella festa sono stati premiati i finanzieri delle quattro province della regione più meritevoli che hanno svolto indagini in vari settori.

Zaccagnini ha anche sottolineato la piaga dell'evasione fiscale: "Rimane alta e significativa e noi dobbiamo mettere in campo tutte le nostre risorse per contrastare il fenomeno, perché l'evasione fiscale sottrae risorse allo Stato e agli enti che si occupano di servire un servizio ai cittadini, la guardia di finanza ha nel suo dna il contrasto all'evasione fiscale".

Il generale ha parlato delle infiltrazioni mafiose: "Noi siamo in allerta e non possiamo calare l'attenzione sennò presteremmo il fianco alle organizzazioni sempre pronte a catturare interessi economici per diventare sempre più ricche e performanti dal punto di vista degli illeciti".

Nel suo discorso nell'introduzione della festa il generale ha fatto cenno all'intelligenza artificiale: "Un'opportunità che deve essere utilizzata dalla sapiente mano dell'uomo altrimenti saremo noi "passivi" e utilizzatori di un sistema che può darti delle risposte che non sempre sono le più giuste e le più valide".

Poi ha risosto alle inevitabili domande sulla corruzione, "è un problema, perchè se così non fosse il codice penale non prevederebbe delle specifiche fattispecie di reato legate ai fenomeni corruttivi", ma con la premessa di non parlare dell'inchiesta che stravolto la Regione Liguria facendo finire ai domiciliari il presidente Giovanni Toti: "La nostra amministrazione fa di tutto non soltanto per reprimere la corruzione mettendoci a disposizione dell'autorità per svolgere indagini, ma cerchiamo anche di prevenire la corruzione con reparti speciali come il Nucleo speciale per la prevenzione dell'anti corruzione a disposizione dell'autorità nazionale anticorruzione per prevenire i reati. Le statistiche ci dicono che la corruzione in Italia va tenuta in attenzione".

Le uniche parole che dice Zaccagnini sull'indagine avviata il 7 maggio sulla Regione Liguria sono queste: "E' stato un lavoro molto complesso svolto sotto la direzione dell'autorità giudiziaria, ma su questo non è caso di dire altro visto che l'attività è ancora in corso ed è coperta dal segreto"

Fra gli invitati alla festa della Finanza anche i familiari delle vittime del crollo Morandi del 2018, fra cui Egle Possetti, portavoce delle 43 vittime. Il generale spiega la grande vicinanza del corpo a quelle famiglie:  "E' stata una delle indagini più importanti a fronte di una grande tragedia in tutti sensi, per le morti che ha provocato ma anche per il dolore, per questo il fatto di essere riusciti a ricostruire i mille aspetti di questa indagine che obiettivamente non è stata semplice non posso che fare un plauso ai finanzieri che si sono spesi giorno e notte per cercare di ricostruire la verità che derivava dagli elementi di prova".

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