Cronaca

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di steris

Proprio all'indomani della dichiarazione di inammissibilità del referendum sulla depenalizzazione dell'omicidio del consenziente, è morto a Sanremo il cantante Amedeo Grisi, 49 anni, da quasi sette anni malato di Sla.

Nella scorsa estate, in un lungo post su Facebook, l'artista aveva annunciato la volontà di interrompere le cure e di chiudere l'account una volta terminata la raccolta fondi per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica.

"A noi malati di Sla - scrisse - viene concesso di decidere se 'andare avanti' facendo una tracheotomia, che vorrebbe dire un tubo in gola e altri tubi nello stomaco per essere alimentato, inchiodato in un letto e con una aspettativa di vita di inferno, di due anni; altrimenti l'altra possibilità è quella di fermarsi e sottoporsi a una eutanasia. Io ho scelto la seconda, perché la prima non mi appartiene e perché il desiderio è quello di tornare ad essere libero".
"Mi scuso - concludeva il post - con tutte le persone più sensibili per aver espresso questa mia volontà. Detto questo, il mio tempo ormai è terminato. Sarà un mese, due, una settimana? Io sono pronto. Sono sicuro che per qualcuno più di uno non andrò mai via veramente. Il potere della musica e dell'amore ci rende immortali.

Nel gennaio 2018, nell'ex oratorio di Santa Brigida a Sanremo, benché già malato Grisi era riuscito a cantare in duo con Claudio Baglioni, direttore artistico di quell'edizione del Festival di Sanremo. Non gli era stato però permesso di esibirsi sul palcoscenico dell'Ariston. Nei giorni scorsi aveva pubblicato "Dentro le mie poesie": una raccolta di cinquantuno poesie e brevi racconti scritti in questi anni di sofferenza, ma anche di speranza.