Cronaca

1 minuto e 23 secondi di lettura

AOSTA - La gendarmerie francese di Chamonix ha trovato i corpi privi di vita dei due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco da sabato scorso. Le vittime sono Andrea Galimberti, di 53 anni, comasco, e Sara Stefanelli, di 41 anni, genovese. I corpi si trovavano a 4.500 metri di quota, nella zona del "Mur de la Cote", un ripido pendio ghiacciato che porta alla vetta del Monte Bianco sul versante francese. I corpi sono stati portati a Chamonix.

Stefanelli era nata e cresciuta a Genova Nervi e si era specializzata in medicina interna al dipartimento di Scienze della salute e come professione svolgeva il ruolo di dottore in un ospedale milanese. Fino a poco tempo fa lavorava all'Istituto Don Orione via Cellini. I due erano dispersi da sabato. I telefoni spenti e il luogo impraticabile a causa del maltempo che ha interessato la zona. Proprio le operazioni di ricerca sono state rese difficili. Da una parte il soccorso alpino della Valle d'Aosta, dall'altra la gendarmerie francese. Stamattina il meteo ha permesso di far alzare in volo gli elicotteri. Poi la tragica scoperta che pone fine alle speranze di familiari e amici dei due alpinisti.

L'ultimo segnale Gps del loro telefono li posizionava sul "Mur de la cote", un ripido pendio ghiacciato che porta alla vetta. Proprio lì i corpi sono stati avvistati dalla gendarmerie nel primo pomeriggio. E' probabile che siano morti per assideramento, e il decesso forse è avvenuto già sabato scorso, in mezzo alla bufera. Le salme sono state portate a Chamonix. Recuperati, secondo media francesi, anche i corpi di due alpinisti sudcoreani: anche loro risultavano dispersi sulla montagna da sabato scorso, dopo essere stati sorpresi dal maltempo in alta quota.