Cronaca

Dal 1994, in Liguria si sono ammalate di mesotelioma oltre 3.200 persone, ogni anno si aggiungono 130 nuovi malati e i decessi provocati dall'asbesto sono quasi 3mila. "Oggi ricordiamo anche le vittime di malattie professionali" spiega il sindacalista
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GENOVA - "Quel giorno è arrivata la diagnosi, che in realtà era la sentenza. Ci sono gli infortuni sul lavoro e i riflettori devono essere puntati su quello, ma ricordiamo anche le malattie professionali che ogni giorno mietono vittime, in maniera brutale". Non parla spesso di suo padre Riccardo Badi, sindacalista della Uil oggi in piazza insieme a 127 bare, uno per ogni morto sul lavoro in Liguria negli ultimi 5 anni.

Oggi però l'ha voluto fare: il ricordo di suo padre, operaio di Ansaldo morto 21 anni fa, è "necessario" per dare un nome a quelli che spesso vengono pensati solo dei numeri. Morti che spesso, se si fossero seguite le regole, si sarebbe potuto evitare.

Secondo le stime, in media, ogni anno si registrano 271 decessi per mesotelioma, 302 per cancro ai polmoni e 16 per cancro ovarico, tutti attribuibili all'esposizione professionale all'amianto in settori industriali dove sono presenti alti livelli dei minerali in questione.

"Era una domenica e stavamo passeggiando, lui era una persona atletica e veloce, spesso ci sfidavamo. A un certo punto mi ritrovo nettamente davanti a lui, dico 'papà ma cosa succede?'. Mi ha guardato e mi ha detto: non respiro, non ho fiato. Dopo qualche giorno siamo andati dal medico di famiglia. Ricordo ancora la sua faccia quando lo vide, capì subito che c'era qualcosa che non andava. Poi i primi test, la prima indagine e la diagnosi".

A partire dal 1994, in Liguria si sono ammalate di mesotelioma oltre 3.200 persone, ogni anno si aggiungono 130 nuovi malati e i decessi provocati dall'asbesto sono quasi 3mila. I mesoteliomi registrati fino al 2018 nel VII rapporto ReNaM sono stati 3263, pari al 10,3% del totale nazionale. 

Il padre di Riccardo Badi, sindacalista, si è ammalato nel 2003 di un mesotelioma delle sierose, chiamato anche tumore dell'amianto. Se ne è andato in un solo anno all'età di 53 anni. La storia di Riccardo e suo padre serve a far riflettere, spiega lui, perché sono "morti brutali, che distruggono famiglie intere. Proprio per quello che è successo a lui sono diventato sindacalista".