Cronaca

Il fronte più delicato dei quattro smottamenti è quello delle colline di Bertè: in ansia per la nuova ondata di piogge dodici famiglie
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di Michele Varì

MASONE (Genova) - "Non dite che siamo isolati visto che a piedi possiamo arrivare in paese in cinque minuti...".



Luigi Ferrando, saldatore in pensione, la prende con filosofia, anche se la frana che blocca l'unica strada - via Guglielmo Macciò - che permette ai veicoli di arrivare alla sua, e a un altro pugno di case, in località Bertè, sulle verdissime colline di Masone, è interrotta da una frana verificatasi in sera.

Una frana che ha sorpreso la moglie del pensionato, che lavora a Genova e al rientro a casa è stata costretta a lasciare l'auto nel paese e rincasare a piedi lungo l'unico sentiero pedonale percorribile.

Il sindaco di Masone Oscar Missarelli, dopo avere ricordato altri tre fronti franosi aperti sul territorio comunale, ha subito avviato la macchina comunale per ripristinare tutte le strade interessate dagli smottamenti, primo fra tutti quello che ha lasciato senza strada il pugno di case della zona Bertè.

Quella di Masone è una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza le strade franate entro 24 ore, quando l'intera provincia di Genova, potrebbe essere interessata da un'altra ondata di maltempo con piogge diffuse.
In questo contesto di clima sempre più folle con continue allerte meteo e piogge torrenziali il saldatore in pensione rimasto senza strada carrabile ammette con un sorriso: "Rimpiango le piogge di un tempo e pure la neve".