Cronaca

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di s.i.

RAPALLO - Si terrà il 10 agosto 2025 il processo all'ex sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco e coordinatore regionale di Forza Italia per il giovane colpito da una scarica elettrica sugli scogli dell'Antico Castello: era il 3 agosto del 2019 quando il turista all'epoca minorenne era rimasto folgorato ed era stato poi rianimato direttamente in spiaggia dai soccorsi. Il giovane compì 17 anni all'ospedale di Lavagna e poi venne trasferito in una clinica specializzata in Germania. Anche dopo una lunga riabilitazione, però, ha riportato il 25% di invalidità permanente.

Le indagini

Il pubblico ministero Stefano Puppo ha disposto la citazione diretta a giudizio oltre che per Bagnasco anche per il dirigente comunale Giorgio Ottonello e il funzionario comunale Marco Grosso e Matteo Rossi, titolare dell'azienda che aveva effettuato i lavori all'impianto di illuminazione del Castello. Secondo la Procura, l'ex sindaco di Rapallo e le altre tre persone indagate, avrebbero agito "con negligenza, imprudenza e imperizia" in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, senza adottare alcuna misura per evitare folgorazioni dirette o indirette. In pratica avrebbero messo "in tensione o non impedivano che altri mettessero in tensione già dal 30 luglio 2019 l'impianto di illuminazione del Castello di Rapallo prima di verificare se lo stesso fosse installato a regola d'arte". L'ex sindaco, inoltre, non si sarebbe attivato "per sollecitare l'adozione di misure di protezione atte ad impedire l'accesso dei bagnanti alle parti esterne dell'impianto di illuminazione del Castello su cui erano in corso lavori di ripristino, circostanza a lui nota come dallo stesso illustrato in video postati sui social ed interviste rilasciate in occasione di iniziative pubbliche".

Le dichiarazioni all'epoca dei fatti

D'altro canto l'ex sindaco si è sempre difeso, sostenendo che "l’impianto era recente ed era stato certificato". A luglio i legali difensori avevano consegnato una memoria difensiva per sostenere l'innocenza di Carlo Bagnasco.