Cronaca

La speranza a questo punto da parte dei famigliari e di tutti coloro che hanno conosciuto Davide, e che si possa comunque trovare il corpo magari in mare aperto, per dargli una degna sepoltura
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di Franco Nativo

In via Pecorara altezza civico 32 sulle alture di Arenzano si prova lentamente a tornare alla normalità. Sono passati undici giorni dal pomeriggio del 26 di ottobre, quando la piena del torrente Lissone ha travolto questa tranquilla e serena parte di Arenzano. La forza devastante di questa onda di piena, venutasi a creare con molta probabilità da una frana avvenuta trecento metri più in alto, si è portata via per sempre Davide Violin di 62 anni. L'uomo era venuto sulle alture, nella casa di sua suocera, per riposarsi dopo la pesante giornata di lavoro. Davide appena arrivato in zona ha voluto documentare con delle foto la tempesta di acqua che stava venendo giù in quel preciso momento, le immagini sono state inviate alla sua compagna intorno alle 15.30.

Lucia si accorge da subito che la situazione è molto preoccupante, prova a richiamare Davide 10 minuti dopo. Ma non ottiene risposta, proverà svariate volte ma nessuna risposta. Il resto e cruda e triste realtà, Davide Violin è stato inghiottito dalla furia delle acque di questo piccolo torrente Lissone che in meno di un ora e diventato tre volte il suo volume, la potenza distruttiva di acqua, tronchi d'albero di grandi dimensioni e detriti di ogni tipo, hanno rasato la piccola piazza antistante il civico 32. Nel torrente sottostante oltre il povero Davide sono cadute almeno 4 autovetture più due piccoli furgoni da lavoro. La macchina dei soccorsi attivata da subito ha cercato con ogni mezzo a disposizione il corpo dell'uomo disperso per sette lunghi giorni, ma alla fine di Davide Violin nessuna traccia. Il prefetto alla fine ha dovuto dare lo stop alle ricerche.

La speranza di ritrovare il corpo

La speranza a questo punto da parte dei famigliari e di tutti coloro che hanno conosciuto Davide, e che si possa comunque trovare il corpo magari in mare aperto, per dargli una degna sepoltura. Nel frattempo il ristorante della compagna Lucia Ferrari ha riaperto nella giornata di ieri nuovamente l'attività di ristorazione, La motivazione della riapertura del ristorante, passa attraverso le parole della donna sulla propria pagina di Facebook " Davide era molto legato a questa attività, e giusto continuare il lavoro che avevamo iniziato insieme" . grazie a tutti coloro che mi sono stati vicino in questi terribili giorni.

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