Lo hanno colto mentre stava citofonando con insistenza alla sua ex per chiederle di salire in casa: così è scattato l'arresto per un 39 pachistano che da tempo tormentava la fidanzata che più volte aveva provato ad allontanarlo.
Lo stalking e le minacce
Secondo quando ricostruito, i due avevano iniziato a frequentarsi a luglio scorso, ma dopo due mesi l'uomo aveva cominciato a mostrare atteggiamenti possessivi ed invadenti. A quel punto la donna aveva provato ad allontanarlo, ottenendo però da parte dell'ex un atteggiamento ancor più geloso e assillante. L'uomo ha iniziato a controllare i suoi spostamenti, la seguiva, la tempestava di messaggi e telefonate. Non ottenendo di tornare insieme alla donna, ha poi iniziato a diventare aggressivo: più volte l’aveva minacciata di morte e, a settembre, dopo una lite, l’aveva trascinata alla fermata del bus per portarla a casa. La settimana scorsa l’ha percossa con schiaffi e pugni in Piazza Caricamento e si è fermato solo grazie all’intervento di alcuni passanti.
La denuncia
A quel punto la vittima ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine e ha sporto denuncia presso i Carabinieri: da quel momento l'ex non si è più fatto vedere, continuando tuttavia a tormentarla con messaggi e chiamate, anche 30 al giorno.
L'ultimo episodio
Dopo qualche giorno, l'ex fidanzato si è presentato sotto casa: la donna spaventatissima ha lanciato l'allarme. La pattuglia della polizia, una volta sopraggiunta sul posto, ha trovato l'uomo in forte stato di agitazione, mentre ancora stava suonando al citofono con insistenza. Non aveva con sé i documenti ed è stato denunciato anche per questo. Ascoltata la testimonianza della giovane, costretta a vivere in un perenne stato di angoscia, a temere per la propria incolumità tanto da dover modificare le abitudini di vita, gli agenti, su disposizione del pm hanno condotto l’uomo nel carcere di Marassi, in attesa del giudizio di convalida.
IL COMMENTO
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