"Mi è venuto un mezzo infarto, ho aperto la porta e mi sono trovata nel fumo, al buio, mi sono salvata saltando nelle impalcature, poi sono arrivati i pompieri che mi hanno portato in salvo, sono stati degli angeli, senza di loro sarei bruciata".
Sfollati tutti gli abitanti
Nelle parole di Antonietta Cossu, pensionata, una degli inquilini sfollati dall'incendio divampato in un appartamento di vico Saponiera 4, nel ventre di Cornigliano a ridosso delle Acciaierie, c'è tutto il dramma di lunga notte passata dagli abitanti, tutti obbligati a passare la notte fuori casa per il fumo, una decina dei quali costretta anche a farsi visitare in ospedale per il fumo respirato.
All'origine un corto circuito
Il rogo forse è divampato per un corto circuito o una stufetta da una casa al secondo piano in cui vive una famiglia di ambulanti siciliani: Alfia, 75 anni, con i due figli, Alessandro e Vincenzo di 52 e 40 anni. Il più giovane si è intossicato per salvare il loro cagnolino, un cucciolo di pitbull che si era rifugiato sotto il letto e si è bruciato una zampetta e il muso.
Pensionato racconta: "Fuggito con mia moglie"
Molto scosso anche un altro inquilino, Mario Ruggero, che ha passato la notte fuori casa insieme alla moglie: "Abbiamo visto il fumo entrare dalla porta di casa mentre stavamo cenando, siamo subito scappati dal palazzo, poi mia moglie è finita in ospedale per il fumo e abbiamo passato la notte fuori casa, ci hanno fatto rientrare solo oggi".
"I pompieri sono stati angeli"
Il palazzo di vico Saponiera è da tempo un cantiere: ci sono lavori nell'androne per installare l'ascensore, e le impalcature per rifare le facciate, una delle quali affacciata sulle Acciaierie, quelle impalcature che hanno permesso a Antonietta Cossu di mettersi in salvo e sfuggire alla coltre di fumo.
IL COMMENTO
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