Cronaca

Il bilancio della polizia postale, sempre più colpite le fasce d'età più giovani: quelle tra i 0-9 e i 10-13 anni
8 minuti e 34 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Contrasto alla pedopornografia, al cyberterrorismo, alle frodi attraverso il commercio online e ai reati contro le persone. Sono queste alcune delle principali attività svolte dalla polizia postale della Liguria nel corso dell'anno appena trascorso. Per quanto riguarda la pedopornografia in Liguria il centro operativo per la sicurezza cibernetica di Genova ha indagato per pedopornografia e adescamento online 71 persone, ha effettuato 32 perquisizioni con 8 arresti, in tutto analizzati 2819 siti web. Registrato un aumento dei casi, la fascia d’età più colpita è quella tra i 14-17 anni ma aumentano i casi che vedono coinvolte le fasce d'età più giovani, quelle tra i 0-9 e i 10-13 anni.

Se si analizzano i reati sull'e-commerce la polizia postale della Liguria ha trattato 1.185 casi arrivando a denunciare 180 persone. Nello specifico sono stati tratti 727 casi di truffa informatica (di cui 192 casi di trading online) e denunciate 103 persone mentre per quanto riguarda le frodi informatica sono state 318 e le persone denunciate 60 (di cui 17 casi di BEC Fraud con 5 denunciati, 1 caso di CEO fraud, 50 casi di smishing e 25 di vishing). Solo nella provincia di Genova il centro operativo ha trattato 448 casi di truffe informatiche con 33 persone denunciate e 138 casi di frodi informatiche con 38 persone denunciate.

Per quanto concerne invece i reati contro le persone in Liguria si sono registrati 33 casi di sextortion (di cui 28 uomini, 3 donne e 2 minori) e 47 casi di diffusione non consensuale di immagini e/o video intimi. Per quanto riguarda il cyberterrorismo il centro operativo per la sicurezza cibernetica della Liguria ha monitorato oltre 40 mila spazi virtuali da cui sono scaturite 105 segnalazioni di eventi e 7 deferimenti all’autorità giudiziaria.

Contrasto alla pedopornografia

I dati del 2024 relativi alle attività del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all'adescamento online di minori. In Liguria il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Genova con le sue articolazioni territoriali ha indagato per pedopornografia e adescamento online 71 persone, ha effettuato 32 perquisizioni, 8 arresti nonché analizzati 2819 siti web. L'attività di monitoraggio della rete ha portato a livello nazionale all'analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. A tal proposito il Centro Operativo di Genova ha rilevato 38 Spazi virtuali con contenuti pedopornografici.
Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300 a livello nazionale. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni. Anche a livello locale la tendenza accertata su scala nazionale è confermata. Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento. Anche a livello regionale si registra un incremento dei reati di diffusione non autorizzata di immagini o video intimi rispetto alle estorsioni di carattere sessuale.

Contrasto ai reati commessi contro le persone

Nel corso dell’anno 2024 incisiva è stata l’attività della Sezione Operativa riguardo il contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network, e particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle forme di aggressione previste dal “codice rosso”. In generale, i reati contro la persona perpetrati attraverso la rete sono in aumento. Tra questi, a livello nazionale, 1500 casi di sextortion – le cui vittime maggiorenni sono state principalmente uomini – e 264 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi, prevalentemente nei confronti di donne – che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone. Il dato regionale anche in tale ambito è conforme a quanto registrato a livello centrale. In particolare, in Liguria sono state registrate 33 casi di sextortion (di cui 28 uomini, 3 donne e 2 minori) e 47 casi di diffusione non consensuale di immagini e/o video intimi.


Protezione delle infrastrutture critiche del Paese



Nel 2024 l’azione della Polizia Postale svolta dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) nel settore della protezione dagli attacchi informatici verso le infrastrutture critiche informatizzate si è declinata lungo il duplice crinale dell’attività di prevenzione a beneficio delle realtà pubbliche o private, di rilevanza nazionale e locale eroganti servizi pubblici essenziali e nella gestione dei grandi eventi – tra tutti, per il 2024, il Vertice del G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno – e l’attività di contrasto, con rilevanti attività d’indagine concluse nell’anno.
Il Centro nel 2024, a livello nazionale, ha gestito circa 12.000 attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Quale punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, il CNAIPIC ha gestito 63 richieste di cooperazione internazionale, consentendo l’identificazione e il deferimento di circa 180 persone. Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali – con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie – e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (es. Trasporti, Finanze, Sanità, Telecomunicazioni).
In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale. Le tendenze rilevate a livello nazionale trovano conferma nell’attività che ha impegnato, a livello regionale, il Nucleo Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria. Sono stati molteplici gli attacchi DDOS, affrontati e gestiti a stretto contatto con il CNAIPIC e le strutture di cybersicurezza operanti nelle aziende colpite dalle attività ostili, mirati a compromettere la funzionalità di servizi erogati via web a cittadini e ad altre realtà economiche, industriali e manifatturiere. Notevole è stato il volume degli attacchi tesi a danneggiare l’operatività di importanti realtà operanti nei settori pubblici e privati del trasporto pubblico e della logistica. Le situazioni più complesse affrontate dal Centro Operativo della Liguria riguardano proprio le attività illecite perpetrate da formazioni di cybercriminali state-sponsored finalizzate all’acquisizione di informazioni riguardanti settori strategici per la sicurezza del Paese, oltre all’attacco all’ateneo genovese.


Contrasto al cyberterrorismo

Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la Polizia Postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024, a livello nazionale, sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati.
La sezione Cyberterrorismo del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria ha monitorato oltre 40.000 spazi virtuali da cui sono scaturite 105 segnalazioni di eventi e 7 deferimenti all’Autorità Giudiziaria.


Contrasto alle truffe on-line

Le esperienze di contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online hanno fatto registrare una persistente diffusione di condotte truffaldine che hanno portato, nel quadro del generale rinnovamento della struttura organizzativa del Servizio Polizia Postale, all’istituzione di una Divisione operativa dedicata.
I principali fenomeni criminosi osservati riguardano campagne di phishing (anche nelle varianti del c.d. “vishing” e del c.d. “smishing”)1 in danno di persone fisiche, PMI e grandi società e le frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento alla c.d. BEC fraud,2 facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso della rete nelle transazioni commerciali. In forte espansione il fenomeno delle truffe attuate tramite proposte di investimenti di capitali online (falso trading online).
Nel corso dell’anno appena concluso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria in tale ambito (reati e-commerce e cyber frauds) ha trattato 1.185 casi e denunciato 180 persone. Nel dettaglio, si evidenzia che sono stati tratti 727 casi di truffa informatica (di cui 192 casi di trading online) e denunciate 103 persone. I casi trattati in materia di frode informatica sono stati 318 e le persone denunciate 60 (di cui 17 casi di BEC Fraud con 5 denunciati, 1 caso di CEO fraud, 50 casi di smishing e 25 di vishing)

Solo nella provincia di Genova il Centro Operativo ha trattato:
448 casi di truffe informatiche con 33 persone denunciate;
138 casi di frodi informatiche con 38 persone denunciate.

Nel contesto investigativo, elemento di interesse è costituito dal sempre più frequente ricorso alle “criptovalute”3, le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento e per la conseguente necessità di impegnare professionalità con elevati livelli di competenze.

Le campagne di prevenzione

Nel contesto della crescente digitalizzazione della società, la sicurezza cibernetica assume un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche e nella salvaguardia dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online rappresenta un punto di contatto essenziale tra la Polizia Postale e i cittadini, offrendo un servizio continuo e accessibile per la segnalazione di reati informatici e per la diffusione di informazioni e consigli sulla sicurezza online.
Il Commissariato di P.S. Online, infatti, non solo risponde alle segnalazioni e ai bisogni dei cittadini, ma svolge anche un ruolo proattivo nella prevenzione delle attività criminali sul web: attraverso il sito www.commissariatodips.it, il Commissariato promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione, informando gli utenti sui rischi della rete e favorendo comportamenti sicuri online. Il sito web ha ricevuto quest’anno circa 3.000.000 di visite, oltre 82.000 segnalazioni e 23.000 richieste di assistenza, riguardanti fenomeni come truffe online, spoofing, smishing ed estorsioni a sfondo sessuale.
Accanto alle attività di contrasto nei settori di specifica competenza, la Polizia Postale è impegnata in attività di sensibilizzazione e prevenzione, considerate fondamentali nella costruzione di consapevolezze circa i rischi presenti in rete, per lo sviluppo di competenze in termini di sicurezza che preparino i cittadini digitali del futuro. Attraverso campagne come "Una vita da social”, “Cuori Connessi” e il progetto avviato con la Fondazione Geronimo Stilton dedicato proprio ai più piccoli, viene portata avanti la collaborazione con scuole e comunità per educare i giovani sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online.

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