Aggressione questa mattina, subito dopo le 5, a Genova: un uomo, forse sotto effetto di stupefacenti, ha inveito contro un passeggero e l'autista di un autobus. E' successo sulla linea Amt numero 67, che da piazza Martinez porta a Pianderlino e ai Camaldoli, in cima a via Berghini nel quartiere di San Fruttuoso.
Pugni e minacce
L'aggressione è iniziata già al capolinea, quando il bus era ancora fermo: l'uomo visibilmente alterato ha iniziato a prendere a pugni un ragazzo appena salita a bordo. Non contento, è poi andato verso l'autista minacciandolo: "Se chiami aiuto ti sparo", avrebbe detto. L'autista è comunque riuscito a schiacciare il pulsante di allarme, mentre l'aggressore si è nuovamente rivolto verso il ragazzo.
La furia e poi la fuga
"Se vedo una luce blu che arriva tu vai al cimitero con mio padre", avrebbe ancora minacciato l'aggressore, intimando poi all'autista di partire al più presto dal capolinea. I Carabinieri, ricevuta la richiesta di allarme, hanno contattato l'autista che nel frattempo era partito, intimorito dalle minacce dell'uomo. Al telefono, l'autista Amt ha seguito i consigli dei Carabinieri e ha continuato a procedere lentamente verso il capolinea successivo, ai Camaldoli. Due fermate prima, l'aggressore è però sceso dal bus. I Carabinieri hanno poi raggiunto l'autobus alla fermata successiva.
Il sindacato: "Servono le bodycam"
Roberto Piccardo, segretario Regionale Ugl Fna, commenta l'accaduto: "Occorre mettere a disposizione di chi ne facesse richiesta una bodycam, per avere immagini di episodi lesivi verso il personale, in presenza di bus vecchi sprovvisti di telecamere o mentre viene effettuata la verifica dei titoli di viaggio".
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IL COMMENTO
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