Cronaca

I sindacati hanno infatti subito indetto la manifestazione dopo la tragedia avvenuta questa mattina nel bacino 2 dove un operaio è morto schiacciato
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di Annissa Defilippi - Aurora Bottino

Quattro ore di sciopero subito dopo il fine turno per i metalmeccanici delle riparazioni navali a molo Giano. I sindacati hanno infatti subito indetto la manifestazione dopo la tragedia avvenuta questa mattina nel bacino 2 delle riparazioni navali , dove un operaio è morto schiacciato da un pezzo di una barca caduta da un ponteggio. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto.

Sciopero immediato di quattro ore a Molo Giano

"In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim Fiom Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è quella dello sciopero sino a fine giornata".

I sindacati: "Avviare un confronto urgente" 

"Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente - dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria -. Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito. Difficile dirlo alle famiglie dei 1.090 morti sul lavoro in Italia lo scorso anno e ai circa 130 morti in Liguria negli ultimi cinque anni. E diteci pure che non è un'emergenza nazionale, considerato il calo del tasso di incidenza. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la dinamica dell'incidente ma occorre avviare con urgenza un confronto che non si può spegnere tra una convocazione e l'altra in Regione".

"Per la sicurezza servono risorse altrimenti non cambierà mai nulla"

"Sulle indagini del caso specifico lasciamo lavorare le Forze dell’ordine e l’Ispettorato del Lavoro che ci diranno se e dove sono le responsabilità, ma vogliamo affermare con forza, una volta di più, che non si può accettare nemmeno un incidente mortale nei nostri cantieri, nei nostri luoghi di lavoro. Ricordiamo che la vita e la salute sono innegoziabili. Nella nostra regione nel 2024 ci sono state 26 morti sul lavoro e 50 denunce di infortunio al giorno: non è accettabile. Basta parole in tavoli dalle soluzioni inefficaci, lo abbiamo detto recentemente e lo ribadiamo: si devono stanziare soldi da investire nel personale, nella prevenzione, nei rappresentanti alla sicurezza dei lavoratori a tutti i livelli, è necessaria una terapia d’urto. Basta parole, basta cordoglio: servono azioni concrete”, spiegano il segretario Cisl Liguria Luca Maestripieri e il responsabile AST Cisl Genova Marco Granara.

"Infortuni mortali in aumento: nel 2024 erano stati 26"

"In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente: una vera e propria mattanza. E’ evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza: istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti. La Cgil tutta si stringe al dolore di familiari, parenti e amici e sostiene lo sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico delle Riparazioni Navali e dell’Ente Bacini del Porto di Genova" dice Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova e Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria.

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Immagine d'archivio

 

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