Cronaca

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I genitori del giovane hanno riferito al loro avvocato, Sara Toscano, che i Barbara e Pavel non si conoscevano nonostante vivessero vicino e lei lavorasse come barista nel circolo che il 21enne era solito frequentare
2 minuti e 6 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

"Un vulcano di energia, sorridente, laboriosa e sempre disponibile ad aiutare tutti. Che cosa possiamo imparare da lei? Senza dubbio la bontà". Così una delle amiche più care ha ricordato Barbara Woich, Barbarina, come la chiamavano i suoi concittadini di Sant'Olcese, durante i suoi funerali. La 35enne di origini polacche è morta sabato notte uccisa da un'auto sulla provinciale 2. Una giornata di lutto in paese che deve affrontare una doppia tragedia, dato che alla guida del suv che ha travolto Barbara, c’era Pavel Garbarino, 21 anni, anche lui viveva a Sant'Olcese che dopo l'incidente si è tolto la vita.

"Barbara, sei e sempre sarai il nostro raggio di sole"

Nella chiesa gremita il marito, il figlio 13enne, i parenti arrivati dalla Polonia e gli amici dell'Arci con la sua bandiera perché Barbara era l'anima del circolo di Vicomorasso. La sindaca Sara Dante insieme al suo predecessore e consigliere regionale Armando Sanna, i compagni di calcio del Serra Riccò del figlio 13enne. Poi tantissimi ragazzi consolati dalle parole di padre Giulio Ravera: "Barbara veniva da un paese lontano e in mezzo a noi ha praticato vicinanza, accoglienza e misericordia".

La macchina che correva veloce, poi l'impatto 

Questa mattina, sabato 1 marzo, nel tempio laico di Staglieno, si sono celebrate le esequie laiche (in forma privata) di Pavel Garbarino che ha investito Barbara e poi, sconvolto, si è tagliato la gola con un taglierino che teneva in macchina. La polizia locale gli aveva ritirato la patente solo il 10 febbraio scorso, dopo un investimento avvenuto a Genova che aveva visto una donna trasportata in pronto soccorso. Lievi ferite, ma i punti sulla patente erano meno di sei e, ancora neopatentato, la prassi impone un ritiro temporaneo. Sette giorni dopo il documento era stato riconsegnato al giovane, come da prassi. I genitori del giovane hanno riferito al loro avvocato, Sara Toscano, che Barbara e Pavel non si conoscevano nonostante vivessero vicino e lei lavorasse come barista nel circolo che il 21enne era solito frequentare. 

La dashcam che ha ripreso l'incidente

Quello che è certo è che, installata sul cruscotto della Jeep di Pavel c'era una dashcam - una piccola videocamera pensata proprio per essere posizionata in auto - che avrebbe registrato l'impatto. Ma soprattutto i frame mostrerebbero l'auto che corre a velocità elevata tanto da tagliare la curva e viaggiare contromano proprio nel momento in cui, dall'altra parte, arrivava lo scooter Kymco di Barbara.

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