Blitz nel palazzo della Provincia di Savona dove questa mattina la polizia, guidata dalla Squadra Mobile, ha fatto irruzione per accedere a materiali cartacei e informatici legati a una indagine aperta dalla Procura di Savona che riguarderebbe due uffici dell'ente della viabilità. Numerosi gli agenti in azione arrivati all'alba a bordo di una dozzina di auto.
Perquisizioni nel palazzo della Provincia e in due aziende pugliesi
Il presidente Pierangelo Olivieri è stato informato della perquisizione intorno alle 7.10 e gli è stato notificato l'accesso per l'acquisizione dei documenti: "Mi sono subito confrontato con il direttore generale ma solo nel pomeriggio capiremo qualcosa di più". Le indagini sono in corso, nel mentre Savona piange la scomparsa del padre del porto, Rino Canavese. Le perquisizioni sono avvenute sia nel palazzo dell'ente che presso la sede di due imprese pugliesi, attive nel settore della manutenzione del verde pubblico e privato. Contestualmente è stato notificato a due dipendenti dell'ente locale, nonché all'amministratore di fatto di una delle citate ditte, l'interrogatorio davanti al Gip per rispondere dei reati di corruzione, turbativa d'asta, falso ideologico e truffa in danno di ente pubblico. All'esito dell'incombente il G.I.P. dovrà pronunciarsi sulla richiesta di misura cautelare personale, avanzata dal pubblico ministero a carico dei tre soggetti sopra indicati.
Al centro delle indagini una gara per lo sfalcio erba per il 2024
Nell'occhio delle indagini il terzo piano - quello che riguarda l'area tecnica - è stato chiuso per permettere le acquisizioni necessarie da parte degli inquirenti. Il procedimento concerne la gara europea mediante procedura aperta per l'affidamento del servizio di sfalcio erba per l'anno 2024 (Appalto 2160 - importo complessivo € 319.232,31), in relazione alla quale gli inquirenti contestano la turbativa nel procedimento di assegnazione di due dei dodici lotti, nonché uno specifico episodio corruttivo, che avrebbe visto protagonisti un imprenditore pugliese, il Responsabile Unico del Procedimento e un capo-cantoniere.
Le perquisizioni e i provvedimenti descritti si sono resi necessari sulla base degli atti di indagine raccolti dai soli inquirenti; soltanto le successive fasi processuali, caratterizzate dal contraddittorio con la difesa degli indagati, consentiranno la verifica dell'ipotesi accusatoria, stante la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, i diritti e le garanzie di legge.
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IL COMMENTO
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