
Lei racconta di minacce di morte, botte e soprusi. E poi di una notte terribile: sequestrata per una notte e violentata per ore in un incubo interminabile. Lui, un marocchino di 40 anni, difeso dall'avvocata Giulia Polese non è rintracciabile ma questa mattina, mercoledì 19 marzo, è stato condannato a otto anni di reclusione per una sfilza di reati che vanno dalla violenza sessuale al sequestro, dalle lesioni personali ai maltrattamenti in famiglia e persino resistenza. La donna, una 50enne italiana, lo aveva accolta in casa sua in un ambiente che la polizia, a capo delle indagini, ha descritto in disordine e degrado con bottiglie vuote di alcool in ogni stanza.
L'incubo raccontato dalla donna
Il pubblico ministero Paola Crispo aveva chiesto la condanna a nove anni per lui. L'episodio più drammatico risale a luglio del 2023 quando la donna era riuscita a scappare in strada e a chiedere aiuto al fratello approfittando di un attimo in cui il violento si era assopito. Prima era riuscito sempre a bloccarlo: addirittura durante in un intervento della polizia, lui cosparse pavimento e divano di alcol per cercare di dar fuoco all'alloggio, scappando dal balcone. Per questo è stato condannato anche per resistenza.
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IL COMMENTO
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