
Era già state sospese per il rumore della pioggia battente sulla copertura della tensostruttura, e anche per la protesta a sorpresa di un addetto al sistema di videoregistrazione, mai però il processo per la tragedia del Morandi era stato costretto a prendersi una pausa, di pochi minuti s'intende, a causa dell'abbaiare di un cane legato alla balaustra situata davanti all'ingresso del tribunale.
Latrati echeggiati in modo nitido nell'aula ricavata sotto la tensostruttura installata nell'atrio in cui ogni rumore viene amplificato.
Il curioso stop, avvenuto alle 12.20, ha strappato un sorriso agli addetti ai lavori, "dopo la pausa caffè ecco la pausa per il cane..." hanno detto alcuni avvocati.
In realtà il giudice Lepri di fronte all'abbaiare del cane ha solo anticipato una delle previste pause dell'udienza per chiedere alla vigilanza e ai carabinieri di capire se era possibile far allontanare quell'animale.
Si è scoperto poi, dopo una frenetica ricerca nelle aule del tribunale, che il padroncino del cane era un imputato di Grosseto arrivato a Genova con il suo animale, che poi ha pensato bene di lasciare legato all'esterno dell'ingresso di palazzo di giustizia: "Perchè l'ho portato con me? Non sapevo a chi lasciarlo..." si è giustificato l'uomo.
IL COMMENTO
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