
“Il presidente Elkann ha preso degli impegni importanti sul futuro degli stabilimenti di Stellantis in Italia, sarebbe però necessario avere numeri dettagliati sui volumi produttivi: sono importanti i modelli ma anche il numero di veicoli che si vogliono produrre in Italia, anche in considerazione dell’impatto che questo avrà sull’intera filiera dell’automotive. Abbiamo ascoltato una prospettiva di crescita degli ordini per la nostra filiera, 6 mld anche nel 2025, e con un rapporto sempre più stretto con Anfia. Questo per noi è significativo. Analoga domanda avevamo fatto nell’audizione desolante di Tavares. Oggi sono arrivate risposte molto più precise ma occorrono garanzie chiare, in una visione di medio e lungo periodo. Ed è importante avere la garanzia che il prossimo ceo prosegua su questa linea e non sia un ritorno a quel passato che abbiamo vissuto anche in commissione. E’ stato auspicato che il bilancio tra dare e avere tra azienda e Paese non sia più un tema ma un'opportunità, per noi lo diranno i fatti”. Così Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e vicepresidente della Commissione Attività produttive della Camera, a proposito dell’audizione del presidente di Stellantis, John Elkann. “Quanto all’elettrico – aggiunge – vorremmo capire se dobbiamo fermarci alla prospettiva di un’auto elettrica o se Stellantis prende in considerazione altre modalità (e-fuel, biofuel, idrogeno) ben sapendo che il tema è europeo e che la partita si gioca in Europa. E, ancora, nel caso in cui si riuscisse a introdurre un mix, quale sarebbe la posizione del gruppo su questo, se cioè scelte diverse, più aperte ad altre tecnologie, potrebbero accrescere gli impegni in Italia. Infine, come parlamentare ligure – conclude Cavo – trovo importante sapere, visto che l'intermodalità e la logistica sono rilevanti per un'azienda, se il presidente ritiene di puntare sullo sviluppo finalmente di un asse Genova (con il suo porto) e Milano verso l'Europa dopo anni in cui è stato privilegiato l'asse Torino-Milano”.
IL COMMENTO
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