
L'ex Br Leonardo Bertulazzi, agli arresti domiciliari in Argentina in attesa di una definizione della Corte Suprema sulla richiesta di estradizione in Italia, ha cambiato avvocato e insiste nel chiedere di essere rimesso in libertà sulla base della recente sentenza della Cassazione dove si riconosce tale diritto e si considera in vigore lo status di rifugiato concessogli nel 2002.
L'ex brigatista cambia avvocato
Lo ha riferito all'Ansa il suo nuovo rappresentante legale in Argentina, l'avvocato esperto in diritti umani Rodolfo Yanzon, che dalla settimana scorsa ha assunto la guida della difesa di Bertulazzi, fino ad oggi seguita da avvocati designati d'ufficio.
"Ho assunto pochi giorni fa la difesa di Bertulazzi con due obiettivi. Il primo è quello di chiedere la sua rimessa in libertà tenendo conto che si tratta di una persona protetta dalla Convenzione delle Nazioni Unite sullo Statuto dei Rifugiati, e il secondo quello di preparare gli argomenti per discutere l'impossibilità della sua estradizione", ha affermato Yanzon.
"Impossibile la sua estradizione"
"Effettivamente il mio cliente ad oggi si trova ancora agli arresti domiciliari e siamo in attesa di essere convocati ad una nuova udienza in Cassazione dove approfondiremo i nostri fondamenti", ha aggiunto il difensore di Bertulazzi.
Gli arresti nei confronti dell'ex Br erano scattati il 29 agosto scorso sulla base della decisione del governo di Javier Milei di revocargli lo status di rifugiato e in virtù anche della richiesta di estradizione dall'Italia, dove Bertulazzi deve scontare una pena a 27 anni per il sequestro di Pietro Costa del 1977 e banda armata.
IL COMMENTO
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