Cronaca

Incidente sul lavoro all'alba nello stabilimento di Cornigliano
2 minuti e 49 secondi di lettura
di r.p.

GENOVA - Tragedia sfiorata all'alba di oggi all'ex Ilva di Cornigliano a Genova. Verso la fine del turno di notte un cavo di una gru si è strappato mentre il carroponte spostava un rotolo da circa 10 tonnellate. "Malgrado la modalità e la gravità dell'incidente la professionalità dell'operatore ha evitato pesantissime conseguenze", scrive in una nota Rls Acciaierie d'Italia Genova, che sottolineano come "mercoledì 6 aprile consci della situazione precaria del livello manutentivo dei mezzi di sollevamento, quali gru e carriponte avevamo chiesto mezzo PEC la verifica dello stato dei cavi di sollevamento. Pec a cui non abbiamo ancora ricevuto risposta. Così come per l'incontro chiesto per gli argomenti di apertura delle procedure di raffreddamento, la cui data non è adeguata alle questioni presentate. Denunciamo nuovamente che questa cassa integrazione straordinaria è stata concessa all'azienda a fronte di investimenti quasi inesistenti ed in uno stato di degrado manutentivo che richiederebbe ben altre risorse e tempistiche di realizzo molto più strette. Piano di investimento che fra l'altro confonde l'innovazione degli impianti con la loro ordinaria manutenzione".

E arriva l'appello: "È inammissibile scoprire che le indicazioni dell'azienda spesso sono quelle di dare la priorità alla produzione anziché la sicurezza dei lavoratori e degli impianti, come nel caso della zincatura 3, dove solo per l'intervento degli Rsu l'impianto è stato fermato mentre la guarnizione del coperchio del forno perdeva ed il relativo pirometro era sostenuto da un carroponte. Per questo invitiamo gli organi competenti, Asl, Arpal ed ispettorato del lavoro a vigilare su questa delicata situazione che sempre maggiormente ci preoccupa".

 
"L'azienda sta verificando le cause dell’incidente avvenuto nello stabilimento di Cornigliano dell'ex Ilva, miracolosamente non ci sono stati feriti ma abbiamo segnalato diverse situazioni critiche e ci aspettiamo un intervento dell'azienda", spiega Nicola Appice, Rsu Fim Cisl. "Ci sono problemi che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori e nello stesso tempo li costringono ad aumentare la molo di lavoro come nel caso delle reggettatrici dei rotoli: dove quotidianamente i lavoratori sono costretti a utilizzare lo scotch per sopperire ai problemi del macchinario che è rotto. Cosi come abbiamo chiesto interventi per la sicurezza e condizioni di lavoro nella zona del molo. Lunedì probabilmente organizzeremo alcune iniziative per far sentire nuovamente la nostra voce”.
 
Gli ispettori della Asl hanno posto sotto sequestro i cavi e il bozzello della gru del reparto temper che si sono strappati all'alba di oggi. L'ispezione è scattata dopo la lettera inviata dall'rsu in seguito all'incidente che fortunatamente non ha visto feriti. "La gru al momento non è utilizzabile e l'altra presente nell'impianto nemmeno finché l'azienda non procederà alla bonifica dell'area quindi almeno per il fine settimana quell'impianto è fermo - spiega Armando Palombo, coordinatore dell'Rsu -. L'organismo di vigilanza aprirà un fascicolo sulle condizioni del sequestro e siamo in attesa del perito che farà una dettagliata analisi. Le condizioni dell'impianto in generale sono state valutate pessime dagli RLS, come più volte abbiamo segnalato all'azienda. Solo oggi pomeriggio ben due locomotori sono deragliati dai binari dell'impianto ferroviario interno. Per questo chiediamo agli organi di vigilanza di andare a fondo nelle verifiche delle nostre segnalazioni". Il clima in fabbrica si sta surriscaldando: "Lunedì alle 7 abbiamo convocato i lavoratori davanti allo stabilimento e difficilmente si accontenteranno di un'assemblea" dice ancora Palombo che attacca il ministro Orlando: "Lui, che in fabbrica tutti chiamano 'chiacchiere e distintivo', sostiene che sia l'azienda a dover provvedere alla manutenzione dimenticando che nell'azienda c'è anche il Governo di cui lui fa parte".

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