Cronaca

Il figlio, 60enne genovese, dopo il divorzio dalla moglie si è trasferito a casa del padre
2 minuti e 19 secondi di lettura
di Au. B.

Un sessantenne genovese è stato allontanato dalla casa in cui viveva perchè maltrattava l'anziano padre.  E' successo nel quartiere genovese di Sestri Ponente.  La misura cautelare prevede, inoltre, un divieto di avvicinamento al 93enne.

La storia dell’anziano abitante a Sestri Ponente è legata a quella del figlio, che dopo essersi separato dalla moglie dieci anni fa, è andato a vivere con il padre. Disoccupato da tempo, ha problemi di depressione e abusa abitualmente di alcool. Da quanto si è appresto il sessantenne vive esclusivamente della pensione del padre e quando beve, praticamente tutte le sere, torna a casa completamente 'andato' e insulta pesantemente il genitore, gli augura la morte, diventa violento e in più di un’occasione gli ha messo le mani al collo spingendolo e sbattendolo sui mobili.

L’anziano è un uomo molto magro che cammina a fatica appoggiandosi ad un bastone, ma è costretto a fare le scale del suo palazzo senza ascensore per andare a fare la spesa, per lui e per suo figlio Spesso la sera, quando il figlio è nervoso, si rifugia nella pizzeria che è al pian terreno dello stabile e sta lì per qualche ora scambiando qualche parola con il titolare o con i clienti, sperando che il figlio a casa si calmi, ma non è sempre così.
Nonostante i soprusi subiti per anni l'anziano non ha denunciato il figlio sino a che un pomeriggio decide di presentarsi al Commissariato Sestri per poter parlare con un poliziotto che conosce, che però in quel momento non è in servizio. Gli operatori, vedendolo confuso e in difficoltà, gli chiedono il nome e scoprono che al suo indirizzo sono stati effettuati diversi interventi da parte delle forze dell’ordine.

Il personale specializzato nei reati del "Codice Rosso", capisce che la situazione va approfondita e con delicatezza gli vengono rivolte alcune domande sulla situazione familiare. L'anziano risponde inizialmente in modo titubante ma poi racconta tutto. Dopo aver preso la denuncia, i poliziotti acquisiscono i referti medici e la documentazione degli interventi effettuati dalle forze dell'ordine, anche se molti di questi sono “negativi” poiché il figlio si rende particolarmente credibile agli operatori raccontando di come lui assista l’anziano padre il quale soffrirebbe di grave demenza senile.


Viene accertato che tutte le volte nelle quali l’anziano ha avuto accesso al Pronto Soccorso degli ospedali della zona non ha mai riferito ai medici di essere vittima di aggressione da parte del figlio. La documentazione inviata ha come riscontro l’emissione della misura cautelare che è stata immediatamente eseguita e l’anziano è stato messo in sicurezza: a causa del suo stato di forte debilitazione si trova attualmente ricoverato in ospedale. Una volta dimesso si metterà in moto la macchina dell’assistenza, anche grazie all’interessamento di alcuni familiari, che erano all’oscuro delle condizioni dell’uomo e che si sono resi disponibili.

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