CAMOGLI - Più di un bis per Raul Cremona che da quasi quarant'anni riesce a conquistare il pubblico, che sia attraverso uno schermo o direttamente sul palcoscenico. Primo in Italia ad unire la magia al cabaret, Cremona ha portato il meglio di una carriera che lo ha visto illusionista, cabarettista, attore. E in una cornice come quella del Teatro Sociale di Camogli, splendido teatro all'italiana che è capace di incantare ogni artista che venga ad esibirsi, non poteva non essere una serata perfetta per il caloroso pubblico accorso in platea e nei palchetti dove è stato servito l'aperitivo, come vuole il ciclo "Aperitivi a teatro". E a Primocanale si racconta prima dello spettacolo.
"Ho portato sul palco i personaggi più amati, da Zelig a Mai dire gol, ma soprattutto tanta magia"
Il 2023 del Teatro Sociale di Camogli, tra Lastrico, Baistrocchi e Dado Moroni - LA STAGIONE
Il potere dell'illusionismo con trucchi svelati e trucchi che invece sembrano impossibili da capire è quello di far tornare tutti quanti bambini, lasciando l'intera platea a bocca aperta. Ma il potere della risata, liberatoria e spontanea davanti a battute sempre efficaci, imitazioni intramontabili e sketch assieme al pubblico improvvisati. "Quel passaggio è stato obbligato perché Milano in quegli anni, nei miei anni 80, offriva un'infinità di opportunità: tutti conoscevamo quel tipo di prestigiatore un po' datato, attraverso le varie trasmissioni televisive, con un aplomb tipico del prestigiatore dei primi del Novecento".
"Così ho unito la conoscenza che avevo dei giochi di prestigio al linguaggio del cabaret. Dico sempre che il personaggio a cui sono più legato è Silvan, perché mi ha aperto le porte con la P maiuscola"
Per Cremona non è di certo la prima volta in Liguria, "quando ero più piccolo venivo a fare le vacanze a Pietra Ligure. Mia nonna era nata a Pietra Ligure e il mio bisnonno era di Finale Ligure: qualcosa nel sangue ci deve essere". E i liguri ne hanno apprezzato la simpatia, nonostante sia un foresto di Milano, accogliendolo con calorosi applausi. "Il pubblico ogni volta è una scoperta. Magari una sera scopri che il pubblico più disposto o viceversa".
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"Io ho una battuta che è abbastanza esemplare: quando esco sugli applausi dico sempre 'basta, basta che ho mal di testa'. Se la gente ride capisco che è nella mia onda, se invece il sottotesto è 'prenditi un cachet', allora vuol dire che devo cambiare ritmo"
Non ce n'è stato di certo bisogno al Teatro di Camogli, dove Cremona ha coinvolto tanti spettatori dentro e fuori dal palco. E anche il pubblico dagli splendidi palchetti che ha apprezzato lo spettacolo, iniziato alle 19:30 e terminato poco dopo le 21, sorseggiando uno spritz. Bellissima idea che rende il venerdì sera ancor più bello e conviviale a teatro.
IL COMMENTO
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