GENOVA - Dopo il grande successo de "I due Foscari", il Teatro Carlo Felice è già pronto a tirare su il sipario su un nuovo allestimento: ritorna "Norma" di Vincenzo Bellini, la grande tragedia che ci riporta ai tempi di Roma antica e del conflitto tra Galli e romani, ma che racconta dei sentimenti universali che si intrecciano nella storia delle due sacerdotesse, Norma e Adalgisa, entrambe amate da Pollione. Più che la vendetta può la potenza dell'amore: lo dimostra Norma che per vendicarsi del tradimento di Pollione medita di uccidere i figli avuti da lui, di mandare il suo popolo in guerra contro i romani e di far condannare a morte 'l'altra', Adalgisa. Ma poi cede e ammette le sue colpe. Sarà questo gesto a commuovere il proconsole romano che abbraccerà la morte sul rogo con lei.
"È un'opera perfetta perché c'è di tutto, c'è il tema dell'amore, c'è il tema del tradimento, c'è il tema della morte, un dramma che ha avuto nel suo sviluppo un successo strepitoso e che presenteremo in due versioni. Quindi sarà anche un'occasione unica per apprezzare sia la primissima versione di Norma e sia la versione dieci che poi di fatto è la più impiegata", commenta il direttore artistico del Teatro Carlo Felice Pierangelo Conte.
Questa la peculiarità che dal 2 all'11 maggio potrebbe portare gli appassionati addirittura due giorni di fila a teatro per mettere a confronto le due opere portate in scena dai due cast alternativi. Ma ci sono due importanti novità, la prima la anticipa a Primocanale proprio Conte.
"A eseguire la banda in palcoscenico ci sarà la Filarmonica Sestrese. Quindi anche questa è un'occasione storica perché andremo a recuperare proprio la tradizione delle bande dell'Ottocento in scena"
A questo si aggiunge la linea già avviata con "I due Foscari", ovvero quella di riproporre un allestimento mai visto a Genova ma soltanto in un altro teatro italiano: in quel caso, le scene di Alvis Hermanis erano state acquistate dal Teatro Alla Scala. "Si tratta di un nuovo allestimento con il Teatro Comunale di Bologna e quindi questo rientra nelle cosiddette azioni di sistema all'interno delle quali sono chiamati ad operare i teatri italiani per realizzare nuovi spettacoli di grande qualità artistica a costi sostenibili, ovvero far vivere il più possibile uno spettacolo in almeno due teatri", spiega il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi. "Noi auspichiamo che questo spettacolo, che ha già debuttato a Bologna e vedrà sei recite, possa poi confluire anche in altri teatri italiani".
E il teatro ha già preannunciato di aver compiuto la stessa operazione per altre tre opere, "Idomeneo", "Falstaff" e "Butterfly" che vedremo in scena nelle prossime stagioni.