SANREMO - Artemisia osserva tutti, cantanti, giornalisti e l'immensa macchina del Festival di Sanremo al Teatro Ariston. Dagli occhi della sua Giuditta con in mano la testa di Oloferne arriva il suo monito, il suo no alla violenza sulle donne, con quell'espressione fiera che rivendica la parità di genere che nel Seicento era così tanto lontana da raggiungere. Ma il messaggio è più attuale che mai ed è per questo motivo che Regione Liguria ha portato una copia della celebre opera della pittrice, alla quale è dedicata una mostra - anche piuttosto discussa - a Palazzo Ducale, solitamente custodita nei depositi dei musei di Strada Nuova.
L'opera ha fatto incetta di selfie con tanti artisti che in questa settimana hanno rilanciato il messaggio sui loro canali social: da Annalisa a Leo Gassman, il quadro di Artemisia è diventato pop proprio come già era accaduto con Rubens l'anno scorso. "Portiamo Artemisia per porre l'attenzione su una tematica di stringente attualità, perché purtroppo si registrano troppi casi di violenza sulle donne e per valorizzare un allestimento come quello di Palazzo Ducale: sulle mostre non dovrebbero esserci polemiche, bisogna rispettare sempre la libertà di un curatore e dell'arte di esprimere il proprio messaggio", ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
Presenti gli onorevoli Martina Semenzato, presidente della commissione femminicidi, e Ilaria Cavo, vicepresidente della commissione attività produttive che ha sottolineato proprio come "la violenza economica sia un problema che si va spesso ad aggiungere a casi di violenza fisica: le vittime non sono indipendenti economicamente dal proprio compagno o marito e non riescono a lasciarlo anche per questo motivo. Ecco perché ci stiamo impegnando in prima linea su questo tema". Fondamentale è diffondere la cultura del rispetto e i giovani, artisti e non, sembrano essere il miglior veicolo per farlo.
Ecco perché il messaggio di Artemisia è stato illustrato dalla storica dell'arte Anna Orlando sul palco di Orientamenti a Sanremo davanti ad una platea di 400 giovani delle scuole.
IL COMMENTO
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