Il cartellone del Teatro Sociale di Camogli continua nel segno di Gilberto Govi. Non si è ancora spenta l'eco del successo, tanto clamoroso quanto prevedibile, di Tullio Solenghi e del suo 'Pignasecca e pignaverde' che tornerà in scena ancora tre volte (16, 17 e 24 ottobre, quest'ultima data inserita a furor di popolo per soddisfare le tantissime richieste arrivate) che il fine settimana è ancora dedicato alla grande maschera genovese.
Si parte venerdì 11 alle 19.30 nell'ambito degli 'Aperitivi a teatro': appuntamento d'eccezione con Dado Moroni, pianista jazz tra i più importanti al mondo, che con “Ma se ghe penso”… segóndo mi si confronta con la musica della sua terra. Una serata in cui improvviserà su tanti brani della tradizione musicale ligure partendo dalla celeberrima canzone di Mario Cappello diventata un simbolo della cultura della nostra regione. Poi tre commedie: i due atti unici 'In pretûa' di Giuseppe Ottolenghi e 'Do ‘48' di Luigi Orengo, sabato 12 alle ore 21.00 portati in scena dalla Compagnia 'I Villezzanti', e 'Impresa trasporti' di Umberto Morucchio, domenica 13 alle 17.00.
'In pretûa', anche se non si hanno notizie certe al riguardo, è probabilmente la commedia con cui Govi esordì in teatro, opera fondamentale per comprendere le origini del suo lavoro. Vede protagonista un camallo alle prese con la giustizia per aver sottratto alcune pesche da un banco di frutta. Si difenderà lamentandone la pessima qualità. 'Do’ 48' dato il suo carattere storico è un lavoro anomalo nel repertorio goviano. E' ambientato nel 1847 in una casa patrizia di Albaro dove alcuni patrioti genovesi si riuniscono quotidianamente per giocare a tombola e parlare di politica. E una sera di inverno saranno protagonisti della nascita dell'Inno di Mameli.
Infine 'Impresa trasporti', interpretata dalla Compagnia Teatro d’Allarme. Scritta alla fine degli anni '50 racconta la paradossale storia del titolare di un’impresa di pompe funebri di un paesino dell’entroterra genovese in crisi finanziaria perché lì dove vive la mortalità è pressoché nulla. Una commedia di grande successo di cui però non sono rimaste immagini ma solo un’audiocassetta che il regista e protagonista Pierpaolo Romairone ha trascritto fedelmente parola per parola.
IL COMMENTO
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