GENOVA - Due mesi di lezioni a ritmo serrato, tra preparazione al palcoscenico, esercizi per la voce e le prove vere e proprie: i 12 ragazzi selezionati per l’Accademia di Alto Perfezionamento sono pronti per debuttare sul palcoscenico del Teatro Carlo Felice il 10 giugno con "Il Turco in Italia". Nata durante il lockdown, l’accademia diretta da Francesco Meli e coordinata da Serena Gamberoni è alla sua seconda edizione e punta ogni anno a formare un gruppo di giovani solisti per portare in scena un titolo d’opera che chiude il cartellone. Quest’anno la scelta è caduta su Gioacchino Rossini.
"Questo allestimento è da non perdere perché ha delle scene di impareggiabile bellezza - le stiamo montando proprio in questo momento - sono di Emanuele Luzzati", commenta il sovrintendente Claudio Orazi. "I costumi bellissimi sono di Santuzza Cali e siamo soddisfatti di questo percorso guidato da Francesco Meli che avrà il punto di arrivo con il grande direttore Sesto Quatrini che torna a Genova, dopo la grande produzione di Anna Bolena. In questi lunghi mesi i ragazzi sono stati veramente amabili".
"Spero che Genova e tutta la Liguria possano accoglierli con grande affetto e che per loro sia soltanto l'inizio di una carriera luminosa"
Il dramma buffo, sul libretto di Felice Romani, cantato da giovani e per i giovani è l’opera giusta per i cantanti, nonostante alcune insidie. "Il primo giorno che ci siamo incontrati ho chiesto loro di camminare su una sottile linea rossa che divide il trionfo dal disastro, proprio nel senso di rischiare tutto il possibile", spiega il direttore d'orchestra Sesto Quatrini, molto felice di poter prendere parte a questo bel progetto che è un unicum a livello italiano, dato che questa è la prima accademia a destinare una produzione ogni anno per i 'suoi' giovani sul palcoscenico del teatro lirico.
"In un'opera comica come questa, esilarante, fatta di gag e di commedia dell'arte è fondamentale riuscire a portare grande energia e i giovani ce l'hanno".
L'esperienza dell'Accademia è molto intensa: ogni anno i giovani vengono selezionati in autunno per un'esperienza di formazione a 360 gradi che vede diverse lezioni sulla partitura musicale, la tecnica vocale, il movimento scenico, grazie al coinvolgimento di professionisti di fama internazionale quali Davide Cavalli, Vittorio Terranova, Antonella D’Amico, Roberto De Candia, Elizabeth Norberg Schulz, Silvia Paoli. "Abbiamo fatto con ognuno di loro un lavoro minuzioso proprio per capire limiti e potenzialità di ciascuno", racconta durante la presentazione dell'opera Serena Gamberoni, coordinatrice dell'Accademia e soprano genovese di fama ormai internazionale. "Per due mesi ci siamo incontrati tutti i giorni tutto il giorno, in una full immersion di masterclass che credo abbiano fatto crescere questo bel gruppo". Non resta che andare a sostenere in platea questi giovani talenti provenienti da tutta Italia e anche dall'estero dal 10 al 16 giugno.