La Digos e i Carabinieri del Comando Provinciale della Spezia hanno arrestato un veutunenne spezzino, Sebastiano Maggiani, accusato di essere uno degli autori della aggressione ai militanti del movimento Casapound avvenuta il 22 aprile scorso in città. Maggiani è accusato di lesioni aggravate, danneggiamento aggravato e porto di oggetti atti ad offendere, in concorso con altre persone ancora da identificare.
L'indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica della Spezia Antonio Patrono, riguarda l'aggressione compiuta da un gruppo di una quindicina di persone travisate contro i militanti e contro ingari cittadini che si trovavano vicino al locale. I carabinieri hanno eseguito il primo intervento e le prime indagini mentre gli investigatori della Digos hanno acquisito i filmati delle telecamere della zona e hanno contestualizzato l' episodio "in una più ampia attività antagonista, di cui il Maggiani risultava essere uno dei principali esponenti" si legge in una nota della procura.
Sebastiano Maggiani era una delle tre persone indagate perché sospettate di far parte di una cellula neonazista operante nello spezzino. Maggiani avrebbe di fatto "cambiato casacca", passando dal gruppo dell'ultradestra che secondo le indagini avrebbe organizzato ronde punitive contro extracomunitari alla parte opposta della barricata. Il giovane è risultato, grazie anche alle immagini raccolte dagli investigatori nella zona dell' aggressione, tra le persone che lo scorso aprile avevano aggredito gli esponenti di Casa Pound, in un episodio definito dagli inquirenti "tra gruppi antagonisti".
L'indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica della Spezia Antonio Patrono, riguarda l'aggressione compiuta da un gruppo di una quindicina di persone travisate contro i militanti e contro ingari cittadini che si trovavano vicino al locale. I carabinieri hanno eseguito il primo intervento e le prime indagini mentre gli investigatori della Digos hanno acquisito i filmati delle telecamere della zona e hanno contestualizzato l' episodio "in una più ampia attività antagonista, di cui il Maggiani risultava essere uno dei principali esponenti" si legge in una nota della procura.
Sebastiano Maggiani era una delle tre persone indagate perché sospettate di far parte di una cellula neonazista operante nello spezzino. Maggiani avrebbe di fatto "cambiato casacca", passando dal gruppo dell'ultradestra che secondo le indagini avrebbe organizzato ronde punitive contro extracomunitari alla parte opposta della barricata. Il giovane è risultato, grazie anche alle immagini raccolte dagli investigatori nella zona dell' aggressione, tra le persone che lo scorso aprile avevano aggredito gli esponenti di Casa Pound, in un episodio definito dagli inquirenti "tra gruppi antagonisti".
IL COMMENTO
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