Cronaca

Il camallo rimasto ferito nell'incidente è stato ascoltato in Procura
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Si sono svolti i funerali di Giovanni Battista Macciò, per tutti Francesco, il portuale ucciso nella notte tra il 17 e il 18 dicembre in porto al Psa di Pra' in un incidente tra ralle sui cui sta indagando la Procura. Alla funzione, celebrata nel tempio laico di Staglieno, presente anche il vicesindaco facente funzione Pietro Piciocchi in rappresentanza del Comune di Genova e il collega di Macciò coinvolto nell'incidente e rimasto ferito. Proprio questa mattina, venerdì 27 dicembre, il camallo è stato ascoltato in Procura.

Le parole del ferito 

"Avrei preferito non essere qui. È morto un collega, un padre di famiglia. Io sono un miracolato. Con Randazzo non abbiamo litigato, non so cosa sia successo". Sulla sedia a rotelle, all'uscita di palazzo di giustizia a Genova, l'operaio rimasto ferito nell'incidente in porto a Genova la notte tra il 17 e il 18 dicembre spiega così quanto accaduto. 

L'interrogatorio in Procura

L'operaio ferito è stato sentito in Procura per due ore dal pubblico magistrato Arianna Ciavattini insieme all'aggiunto Francesco Pinto, coordinatore del gruppo Salute e Lavoro. Sulla manovra della ralla ripresa dalle telecamere di sorveglianza e apparsa 'anomala' agli investigatori, spiega: "Quel tipo di inversione viene fatta spesso nel piazzale. Non so cosa sia successo esattamente. Forse Randazzo ha avuto un colpo di sonno o ha perso il controllo".

Gli indagati

L'investitore è descritto dai colleghi come un uomo rude e portato a comandare sugli altri. Il ferito è stato dimesso anche se, come lui stesso spiega fuori dal tribunale, "ho lo sterno e una vertebra fratturata e ci vedo ancora un poì male". Gli investigatori hanno sentito le comunicazioni via radio tra Randazzo e il collega ferito e anche da lì non emergerebbe nessun dissidio o lite. La scorsa settimana sono stati iscritti nel registro degli indagati oltre all'investitore anche Antonio Benvenuti, console della Culmv (la Compagnia unica lavoratori merci varie) e vertici e membri del Psa. Un atto dovuto per consentire loro di potere partecipare alla perizia sul mezzo con loro consulenti. Per il primo potrebbero esserci profili di omessi controlli sui propri dipendenti. Mentre per i secondi si potrebbe profilare una omissione dei controlli sullo svolgimento delle manovre nei piazzali del terminal. 

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