cronaca

In corso verifiche da parte di Aspi se l'asse non fosse stata lasciata lì in precedenza
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Continua l'incubo di Autostrade per i residenti della Val Bisagno. Questa volta a piovere dal cielo non sono stati bulloni, chiodi o pezzi di grondaia, ma sembrerebbe essere caduto nel bosco una parte di ponteggio dal Viadotto Bisagno, sulla Autostrada A12. A segnalare la situazione, con tanto di fotografie su Facebook, è stata Chiara Ottonello una delle residenti della palazzina che si trova con sguardo sul viadotto, alle Gavette. 


"E' caduta una delle enormi passerelle di circa 30 Kg", scrive Ottonello nel post. "Poteva cadere pochi metri più in là e uccidere un passante. [...] Sembra di essere su "Scherzi a parte", ma lo scherzo è la nostra vita. Peccato che lo Stato italiano intervenga con forza solo a stragi avvenute". L'asse di metallo potrebbe essere stata divelta dal forte vento. A Primocanale la residente ha raccontato che stava facendo una passeggiata all'Acquedotto storico di Genova, quando nel bosco ha notato l'asse in metallo e da lì ha avvertito i vigili della situazione: "Uno degli operai contando le assi da sotto il ponteggio ha urlato 'ne manca una': mi auguro che venga riportato nel verbale". 


In corso i sopralluoghi da parte dei tecnici di Autostrade, per verificare se l'asse sia effettivamente stata staccata o se fosse stata lasciata a terra in precedenza. A quanto risulta all'azienda, il pezzo di ponteggio è stato trovato tra la spalla del viadotto e la pila 3, in una zona boschiva non abitata. I responsabili del cantiere hanno immediatamente eseguito un primo sopralluogo, verificando che dal ponteggio non manca alcun elemento  e che tutti i componenti risultano correttamente ancorati. Questa mattina è in corso un ulteriore sopralluogo per una verifica ancora più approfondita con l’impresa appaltatrice che sta montando la struttura, anche per verificare l'eventualità che il pezzo possa essere stato lasciato non ancorato sul ponteggio e quindi sia caduto a causa del forte vento. Nel caso, saranno assunti opportuni provvedimenti. In ogni caso e nelle more degli accertamenti, la Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l'Italia ha disposto in danno all'impresa appaltatrice di montare anche in questa zona boschiva le reti protettive previste sopra le zone abitate delle Gavette.


Da mesi comunque i residenti si interrogano su come si possa far vivere 29 famiglie sotto ad un cantiere e hanno più volte lamentato situazioni di pericolo, documentandole con fotografie. E non tarda ad arrivare la loro controreplica: "Non c'è un deposito di travi nel bosco, così come le reti da quella parte ci sono già", chiarisce Ottonello. "Non abbiamo bisogno di scuse, ma di vivere senza dover tirare su di continuo gli occhi al cielo".