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L'emergenza Coronavirus dimostrano i numeri sta decimando un'intera generazione, quella dei nonni, quella che quando c'è stato il boom economico erano bambini o al massimo ragazzini. Il dato di Genova per quanto riguarda marzo 2020 segna un incremento di oltre 400 decessi rispetto alla media nazionale. "Non è un dato paragonabile rispetto a quelli registrati in Lombardia dove il numero di vittime è addirittura quadruplicto o raddoppiato" spiega ancora Palummeri.
In Liguria, spiega il commissario scelto da Alisa per gestire la situazione nelle residenze sanitarie, circa il 60% delle strutture è indenne dall'infezione da Coronavirus mentre nel 40% il virus è arrivato e ha lasciato i suoi segni "propagandosi anche molto velocemente - precisa Palummeri - perchè dobbiamo ricordarci che le persone che si trovano dentro sono anziani fragili, non in buona salute con co-morbilità e disabilità".
I dati in Italia diffusi dall'Iss spiegano che il 37% di tutte le vittime del Coronavirus appartenevano alle residenze sanitarie. In Liguria il dato è leggermente più basso e si attesta intorno al 30% spiega Palummeri. Dalle rilevazioni effettuate dal 20 febbraio al 5 aprile si parla di 230 decessi legati al Coronavirus all'interno delle Rsa della Liguria sulle 801 morti. Di fatto il 28,7% delle vittime nelle Rsa in quel dato periodo che di fatto corrisponde alle date dello scoppio dell'emergenza Coronavirus.
Che nelle Rsa anche a causa della situazione clinica pregressa dei pazienti si muoia col Coronavirus più facilmente rispetto ad altre situazioni è accertato e i casi anche in Liguria di vittime in serie non mancano. Sono infatti dodici degenti della residenza sanitaria assistita "Casa Betlemme" di Imperia Porto Maurizio sono morti nel periodo tra la fine di marzo ad oggi, molto probabilmente per il Coronavirus. In alcuni casi per le morti nelle rsa sono partite delle vere e proprie indagini. E' il caso ad esempio di una Rsa del centro di Genova dove sono morte due sorelle. In questo caso la procura di Genova ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, a carico di ignoti.
Un allarme che vale anche per il personale sanitario e non che lavora all'interno di queste strutture. "I numeri nelle Rsa sono molto cresciuti", ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. I numeri, ha sottolineato, sono legati al tasso di risposta ai questionari e rappresentano un po' tutta l'Italia. "In alcune zone la mortalità è cresciuta durante settimane di picco dell'infezione mentre era presente comunque una mortalità legata ai picchi influenzali tra gennaio e febbraio e anche questa ha avuto una sua importanza in termini di mortalità", ha concluso.
IL COMMENTO
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