La Liguria è stata esclusa dall'uso compassionevole del Remdesivir, un farmaco utilizzato nella lotta al coronavirus. La protesta è stata formalizzata in una lettera inviata all'assessore alla Sanità della Regione Liguria Sonia Viale e ad Alisa. "Per una scelta centrale dell'Aifa e dell'azienda produttrice del farmaco Remdesivir la Liguria è stata esclusa dai 10 centri selezionati in Italia per testarlo contro il coronavirus, nonostante l'ospedale San Martino di Genova sia stato tra i primi ad usare farmaco in modo compassionevole con tre casi tratti con esito positivo", ha detto il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti.
"Esprimiamo il disappunto degli infettivologi liguri per la scelta centrale nonostante a Genova siamo stati tra i primi a chiedere il Remdesivir a marzo scorso. Chiedevamo 21 trattamenti, abbiamo potuto trattare solo 3 pazienti a causa dei tempi di arrivo del farmaco e della sua carenza, e tutti e tre i pazienti curati in Liguria hanno dato esito positivo", ha aggiunto Bassetti.
Intanto "i ricoveri a causa del coronavirus in Liguria hanno perso d'intensita' come numeri, ma soprattutto come forza. Le persone ricoverate hanno quadri clinici meno aggressivi, meno complicati, rispetto alle terapie intensive e ventilazione meccanica delle settimane scorse", ha confermato l'infettivologo.
Il direttore della clinica di Malattie infettive ha poi sottolineato che "se il trend dei dati positivi che vediamo proseguirà, direi che la fase 2 può avere inizio. Mancano anche molti giorni al 4 maggio e c'è tempo per veder scendere ancora i contagi. Credo, con tutte le cautele e precauzioni del caso, che si possa essere ottimisti e pensare alla ripartenza", ha concluso Bassetti, componente della task force della Regione Liguria, sulla possibilità di dare avvio alla fase 2 in base ai dati rilasciati nel bollettino della Protezione civile.
I RISULTATI DEL FARMACO - Su 113 pazienti gravi con Covid-19 trattati con il Remdesivir dall'università di Chicago ci sarebbero stati solo due morti, mentre gli altri sarebbero stati dimessi in pochi giorni. Questi i risultati di uno dei test in corso nel mondo sulla terapia riportati dalla rivista Stat, alla base del balzo in borsa delle azioni della Gilead, l'azienda che lo produce. I risultati sono stati dati durante una videoconferenza tra membri dell'università di cui il sito ha ottenuto la registrazione. "La notizia migliore è che la maggior parte dei nostri pazienti sono già stati dimessi, il che è grandioso - affermerebbe Kathleen Mullane, una specialista dell'università -. Abbiamo avuto solo due morti. E' sempre difficile trarre conclusioni, perchèil test non include un gruppo trattato con il placebo per una comparazione. Ma di sicuro quando iniziamo il trattamento vediamo la febbre calare. Abbiamo visto persone a cui è stato tolto il ventilatore un giorno dopo aver iniziato la terapia. Quindi in generale i nostri pazienti sono andati molto bene". al momento, riporta Stat, la Gilead sta conducendo studi sui pazienti gravi con 2400 partecipanti in 152 differenti sedi in tutto il mondo, mentre sui pazienti con Covid-19 moderato i soggetti studiati sono 1600 in 169 Paesi.
salute e medicina
Coronavirus, Bassetti contro Aifa: "Liguria esclusa da centri per il farmaco Remdesivir"
Protesta formalizzata in una lettera all'assessore Viale
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