
“Abbiamo sentito tanti clienti che personalmente ci hanno chiamato per farci gli auguri – racconta Losio - ma non si sentono ancora a loro agio a uscire non tanto perché non si fidano di noi ma in generale non hanno ancora tutta questa fiducia”.
Qualche problematica sorge quando a chiamare per prenotare è la tavolata di amici spiega Losio “se sono tre coppie devi metterli comunque a una distanza tale che tra la prima e l’ultima ci sono più di tre metri e quindi anche loro tante volte ci dicono che verranno più avanti”.
A mancare poi è una grossa fetta di persone che ancora lavora da casa in smart working e quindi non sono fuori sul territorio per consumare nei bar e nei ristoranti. Così come si fa sentire l’assenza dei turisti.
Il presidente dell’associazione ristoranti Fepag Confcommercio è poi critico sugli aiuti: “non sono stati assolutamente concreti e ad oggi sono ben pochi, qualcuno ha iniziato a segnalarmi che sono arrivate le casse integrazioni ma è poca roba”.
La speranza è quella che possa tornare la fiducia: “i numeri die contagiati stanno continuando a calare e quindi – conclude Losio – se la situazione migliora anche a livello mentale le persone speriamo siano invogliate a uscire e a ricominciare a fare una vita quasi normale”.
IL COMMENTO
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