Nuovo Dpcm, Liguria verso la zona arancione. Dad al 50% dal 18 gennaio, Toti: "Decideremo oggi"
Divieto di asporto per i bar dalle 18. Riaprono i musei nelle zone gialle
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di Valentina Massa
Anche la Liguria si avvia verso la zona arancione, come quasi tutt'Italia. Divieto di spostarsi tra regioni fino al 15 febbraio, con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero essere zona rossa: è la stretta anti-Covid prevista dal nuovo dpcm in vigore dal 16 gennaio. Confermato il coprifuoco dalle 22 e il divieto all'asporto dalle 18. Oggi prevista la protesta dei ristoratori. Scuola: da lunedì superiori in presenza al 50%. Altri 522 intanto i decessi. Il tasso di positività risale al 10,7%. In calo invece le terapie intensive. I vaccini somministrati in Italia sono stati fino a ora oltre 972 mila.
A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado: "adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica... in modo che...almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l'attività didattica in presenza" si legge. Per le scuole dell'infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. Nella nostra regione si deciderà oggi, anche alla luce di quale fascia verrà assegnata alla nostra regione, ha detto il presidente della regione Giovannio Toti.
Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. "Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr), l'asporto è consentito esclusivamente fino alle 18", si legge nel testo. Nella riunione con il governo di questa mattina le regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l'asporto in generale.
Gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Da quella data, si potranno aprire gli impianti "solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti".
Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia.
Via libera alle crociere. Riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura nelle zone gialle. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì "a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone".
IL COMMENTO
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