cronaca

Nella domenica di fine lockdown
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C’è chi è arrivato in moto, si toglie la tuta pesante, appoggia il casco, si spoglia e in pochi secondi si ritrova nei panni di un bagnante orfano di spiaggia, maglietta a maniche corte e pantaloncini. Via le scarpe ed ecco che il mare, a pochi metri, diventa idealmente un po’ più vicino: la “slerfa” di focaccia fa il resto, per creare un quasi perfetto week end al mare.

C’è chi osa di più, e sul muretto prima si siede e poi, timidamente, si toglie i vestiti e rimane in costume, prima pudicamente seduto e poi, qualche secondo dopo, eccolo lì sdraiato come una lucertola. Ci sono le coppie con bimbi piccoli, e vaglielo a spiegare a un fante di due anni che la spiaggia non la può toccare, che non ci può giocare: e allora, giusto il tempo di togliere un attimo le scarpine, fargliela assaggiare coi piedini bianchi e teneri, e poi via, tra capricci e grida.

E poi ecco gli anziani e i meno anziani con il giornale sotto il braccio, sventagliato vista mare, di fronte a una spiaggia deserta. E un selfie non manca quasi mai perché dopo tutto, quello che fino all’estate scorsa era scontato, oggi non lo è più. Qualcuno azzarda una discesa ardita sugli scogli, un tuffo e poi subito a vestirsi, per non incorrere in multe, perché stazionare sulla spiaggia non si può ancora, nel Tigullio ad esempio, fatta eccezione per Rapallo che di spiagge libere ne ha talmente poche che controllarle non è una impresa. Ma comunque, atto di coraggio del sindaco Bagnasco.

Un signore sbuca di soppiatto sull’arenile, e veloce come un topo torna coi pedi sul duro, perché non si capisce mica bene, se passeggiare puoi o no, in spiaggia, ti guardano tutti male... avrò capito male? Non avrò letto bene l’ordinanza del Comune, anche se però la Regione aveva detto sì... mah? I pescatori e i possessori di barche, che possono tranquillamente manutenzionarle in spiaggia, vengono guardati da quelli sull’asfalto e sulle panchine o sui muretti, con invidia, ora più che mai, anche se hanno un due metri in vetroresina.

Insomma, come racconta questa foto scattata alla baia del silenzio di Sestri Levante, la chiusura delle spiagge ha dato il via alla conquista dei muretti vista mare, altro capitolo dell’epoca del post lockdown ma non ancora del liberi tutti.