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Presentata una interrogazione al ministro alle infrastrutture Salvini: "Esiste già una soluzione alternativa che ha costi più bassi - scrive il senatore del M5S - Perché non viene presa in considerazione?"
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di Davide Lentini

GENOVA - La Gronda di Genova? Nasce già sorpassata: pensata 40 anni fa, sarà pronta tra 20. Forse. A sostenerlo è Luca Pirondini, senatore ligure del M5S, che ha presentato una interrogazione al ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, anzi, a Matteo "Fred Flinstones" Salvini, come lo chiama lo stesso Pirondini. Che rincara la dose: "Mentre il mondo si interroga sulle tecnologie del futuro per spostare merci e persone - scrive - il governo Meloni-Flintstone tramite il ministro a 'infrastrutture & mojiti' spinge nel decreto aiuti quater procedure per agevolare la realizzazione della Gronda di Genova".

Nel dl approvato lo scorso 17 novembre, infatti, è contenuta una norma sblocca-lavori che scongiura "la tagliola" che dal marzo 2023 avrebbe fatto decadere alcuni progetti rilevanti, tra cui il nuovo raccordo autostradale genovese, i cui cantieri dovrebbero quindi partire entro fine anno, almeno secondo le intenzioni più volte annunciate sia dal ministro Salvini che dal viceministro genovese Edoardo Rixi.

Per Pirondini la Gronda è invece un’opera "vecchia, pericolosa e costosa" ed esistono alternative "già considerate migliori proprio dal Ministero delle infrastrutture da tutti i punti di vista: trasportistici, economici, tempi di realizzazione e ambientale". Nel 2018, infatti, è stato presentato da un gruppo di tecnici genovesi un altro progetto che consiste nel prolungamento, in tunnel, della cosiddetta strada a mare genovese per circa 3 km e mezzo. "Un progetto - scrive Pirondini nell'interrogazione - che avrebbe costi minori e minor impatto ambientale e per il quale basterebbero 3 anni di realizzazione".

Nel 2019 lo stesso Ministero delle infrastrutture, allora guidato dal grillino Danilo Toninelli, pubblicò l'Analisi Costi Benefici da cui emerse il vantaggio economico di questa idea, contro i 4,5 miliardi ipotizzati per costruire la Gronda. "Ma vedrete che ne serviranno almeno il doppio", sostiene Pirondini, che nell'interrogazione a Salvini chiede proprio di conoscere "quali siano le coperture economiche previste e i motivi per cui non si procede alla realizzazione della soluzione alternativa col prolungamento della strada a mare".

"Ipotesi alternativa - conclude l'esponente grillino - già considerata migliore dal Ministero il cui sottosegretario era, peraltro lo stesso di oggi, cioè Edoardo Rixi".