GENOVA - La premessa, per la discussione del bilancio 2024-2026 del comune di Genova è una: oltranza. Con il panettone che potrebbe andare di traverso e la votazione che potrebbe slittare a dopo Natale. È questa l'intenzione, dati alla mano e dichiarazioni più o meno sibilline, della minoranza, capitanata dal Partito democratico. L'opposizione presenterà in queste ore circa 13 mila, tra emendamenti e ordini del giorno, proposte alla giunta del sindaco Marco Bucci.
Solo il Pd ne ha in cascina 12 mila e l'intenzione è quella di sviscerarli, uno per uno, con l’intento però, da parte dell'aula, di accorpare insieme emendamenti e odg dei partiti di minoranza (Partito democratico, Lista Rossoverde, Azione, Movimento Cinque Stelle e Uniti della Costituzione).
La nota di colore che arriva dall’aula rossa, e che ha aperto i battenti di una tre giorni di full immersion, ha visto protagonisti i cartellini colorati dell’arbitro e il Gaviscon. I primi sono stati regalati dal capogruppo della Lega Federico Bertorello al presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, per ammonire o espellere i consiglieri, con un bel giallo o un bel rosso; il secondo se lo è portato direttamente Cassibba, su input della moglie, per contrastare i mal di stomaco da bilancio.
"I documenti programmatici che ci sono stati consegnati delineano un quadro preoccupante e tratteggiano in modo ancora più chiaro il futuro immaginato dalla Giunta Bucci per questa città, una volta terminato l’effetto del Pnrr: tutelare gli interessi di pochi, tagliare i servizi di base, costruire una città sempre più lontana dai reali interessi di chi la abita" ha spiegato il capogruppo dei dem in consiglio comunale Simone D'Angelo.
Sono stati presentati 12.425 ordini del giorno e 10 emendamenti così suddivisi: 10 ordini del giorno presentati da Fratelli d’Italia, un ordine del giorno da Vince Genova, 19 da Forza Italia, 12 da Liguria al Centro, 28 dalla Lega, 11.668 dal Pd, 350 dalla lista Rosso Verde, 220 dal M5s e 117 dal Gruppo Misto.
Il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba ha dettato l'ordine degli interventi suddividendoli per ore: 2 ore al Gruppo Misto, 2 ore al M5s, 2 ore alla lista Rosso Verde, 1 ora ai gruppi di maggioranza (5 minuti Vince Genova, 20 minuti la Lega, 10 minuti FdI, 20 minuti Forza Italia, 10 minuti Liguria al Centro), andrà a chiudere con 8 ore a disposizione il Pd.
"In queste settimane abbiamo visto negata la possibilità di avere una vera discussione. Per questo abbiamo lavorato per presentare documenti che consentano di avere in consiglio comunale il dibattito negato nelle commissioni, provando a portare sul tavolo proposte per una città in grado di dare opportunità e servizi in primis alle categorie più fragili e penalizzate, a partire da giovani e anziani", rimarca D'Angelo.
Il primo intervento, partito dalla consigliera del Gruppo Misto Cristina Lodi, è durato circa due ore: tante le proposte, tante le richieste di intervento, soprattutto in ambito sociale.
A seguire è stato il turno del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Fabio Ceraudo che ha illustrato per due ore (con una pausa di un’ora in mezzo) i suoi ordini del giorno.
IL COMMENTO
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