Politica

Dopo Liguria Popolare e Forza Italia anche la Lega scarica il primo cittadino della Spezia
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di Matteo Cantile

"In questi giorni preferisco non parlare, la situazione si chiarirà a breve": Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, finito nel tritacarne mediatico dopo la lite tra Toti e il resto degli alleati di centrodestra preferisce chiudersi nel proprio fortino. Il primo cittadino del capoluogo del levante è considerato la possibile prima vittima dello strappo nella coalizione ligure.

Del resto Peracchini era da tempo nell'occhio del ciclone: il centrodestra spezzino si era infatti già spaccato nelle sue componenti centriste, con Liguria Popolare di Andrea Costa e Forza Italia che da mesi mostravano segni di insofferenza e non davano affatto per scontato l'appoggio per la ricandidatura del sindaco che in primavera vorrebbe correre per un secondo mandato.

Costa era stato il primo a sfilarsi, stizzito per il mancato coinvolgimento personale e di partito in ruoli di governo, sia a livello regionale che spezzino. A ruota era partita una vera guerra mediatica di Forza Italia che sembrava, a sua volta, piuttosto divisa internamente: da una parte la posizione durissima del leader locale, Nanni Grazzini, dall'altra la posizione più attendista dei vertici regionali. Ma l'aventino leghista ha dato la stura a nuovi segni di ribellione del partito del Cavaliere che oggi sembra deciso a scaricare Peracchini: "Se la Lega punta su un candidato diverso rispetto all'attuale sindaco - ha detto il coordinatore regionale di Forza italia e sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco - noi lo appoggeremo senz'altro". Prove, insomma, di coalizione alternativa. Peracchini dice che la situazione si dipanerà a breve ma non è chiaro che cosa intenda davvero visto che tutto sembra congiurare contro di lui. 

Alle fibrillazioni centriste si è aggiunta la Lega che, in guerra aperta con Toti e poco propensa a sfidare il governatore sul nome di Marco Bucci per la candidatura a Genova, ha scelto La Spezia come terreno di minaccia politica: Edoardo Rixi non solo ha messo in discussione il nome di Peracchini ma ha aggiunto un attacco più personale, spiegando che la Lega vuole approfondire la vicenda che ha coinvolto il Sindaco e suo figlio, quel famoso vaccino che sarebbe stato cambiato per intercessione del primo cittadino. Un pasticcio che Peracchini ha smentito ma che adesso diventa motivo di scontro non solo con l'opposizione ma anche con la sua stessa maggioranza.