Politica

Intervista a tutto campo con il Presidente di Regione Liguria
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di Matteo Cantile

GENOVA – Dalle frane agli attivisti di Ultima generazione, dall'economia regionale all'editoria: Giovanni Toti a tutto campo nell'intervista di Primocanale.

L'antivigilia di Pasqua è stata caratterizzata da due nuove frane: dalla 'solita' Capo Noli, interessata da smottamenti a ogni ondata di maltempo, a quella di Bargagli che ha lasciato isolate 400 persone.
“Quello delle frane è un problema noto, viviamo in un Paese, come ci ricorda spesso l'architetto Renzo Piano, da rammendare con grande pazienza e attenzione. Come regione Liguria abbiamo investito molto nel recupero del territorio ma con una primavera così piovosa è inevitabile che si verifichino eventi di questo tipo: a Bargagli abbiamo messo in campo la struttura di Protezione civile per aiutare la popolazione rimasta isolata. Capo Noli, invece, è una situazione che monitoriamo da anni: in quella zona c'è il progetto di un tunnel che bypassi l'Aurelia e lo abbiamo rimesso in campo anche di recente”.

Ieri attivisti di Ultima generazione hanno messo a segno un blitz alla mostra di Artemisia Gentileschi a Palazzo Ducale: che idea si è fatto di queste proteste che sono sempre più frequenti e diffuse?
“Mi sono fatto l'idea che combattere così delle battaglie che spesso sono anche giuste e condivisibili non aiuti a ottenere un risultato né ad alimentare una corretta discussione. Ieri alla mostra c'erano persone che volevano passare un pomeriggio di svago e che si sono ritrovate coinvolte in una gazzarra: la mostra può piacere o meno ma non è comunque questo il modo di perorare una causa, qualunque essa sia”.

“Ci sono pezzi dello Stato che remano contro il Paese”: questa frase è uscita dal Ministero delle infrastrutture dopo i rilievi dell'Anac sulla Diga di Genova: lei pensa davvero che l'Autorità anti corruzione voglia affossare questa grande opera?
“Io non attribuisco intenzioni ma guardo ai risultati: nei talk show televisivi politici, funzionari e associazioni parlano di semplificazioni in modo asfissiante, poi se si cerca di fare qualcosa in questa direzione c'è sempre qualcuno che alza il dito. Bisogna stare nella sostanza delle cose: se qualcuno si è arricchito o ha fatto favori indebiti deve essere scovato e punito ma se qualcuno, invece, ha applicato norme più semplici va premiato. Che cos'è l'Anac? L'autorità che combatte la corruzione o è quella che esalta la burocrazia? Dobbiamo metterci d'accordo: o il Paese deve correre oppure ci ritroveremo sempre nella condizioni in cui le pratiche vengono meravigliosamente istruite con tonnellate di carta ma le opere non vengono realizzate. Io preferisco le opere alla carta”.

In settimana è stata approvata la manovra regionale sull'Irpef: qualcuno l'ha definita 'progressista'.
“Lo considero un complimenti, abbiamo fatto una manovra che lascia più soldi nelle tasche della maggioranza dei liguri mentre un piccola parte della platea contributiva, quella di chi guadagna più di 65 mila Euro, pagherà un po' di più. Se a questo aggiungiamo il bonus asili nido o i treni gratis per certe fasce di popolazione riteniamo di esserci mossi nel segno dell'equità”.

In queste festività pasquali, a causa delle tensioni internazionali, le Prefetture hanno preso provvedimenti per 'blindare' il territorio: dobbiamo essere spaventati?
“Io mi auguro di no, per quanto il mondo attorno a noi non ci lasci sorridere: da Israele e la Striscia di Gaza fino all'Ucraina, passando per l'estremismo islamico, non possiamo restare del tutto tranquilli e bene hanno fatto le prefetture a prendere provvedimenti. Detto questo non dobbiamo far prevalere la paura, sarebbe già una vittoria per chi ci vuole fare del male”.

Nell'ultima intervista le ho chiesto se volesse diventare editore: avrei dovuto porre la domanda al comandante Aponte, alla fine il Secolo XIX l'ha comprato lui.
“Ne sono rimasto sorpreso e ho personalmente ringraziato il comandante Aponte perché non era scontato che un imprenditore del suo calibro avesse questa attenzione per la nostra città: Msc ha grandi interessi a Genova, fare l'editore però presuppone una vocazione civica e il fatto che abbia deciso di prendersi carico del Secolo XIX è un bel segnale. Gli interessi di Msc, del resto, non si limitano alle piccole beghe di quartiere ma sono molto più vasti e sono quindi convinto che questo rappresenti una garanzia di libertà e correttezza nell'informazione”.

E' preoccupato per le notizie che arrivano da Rapallo? Capurro ha detto di avervi rubato gli uomini migliori e la candidata Ricci non pare avere l'appoggio convintissimo del sindaco uscente Carlo Bagnasco.
“Elisabetta Ricci è stata scelta dalla città e io certamente la aiuterò per quanto possibile: lei gode di un ampio appoggio dai partiti, un po' di turbolenza a Rapallo c'è stata ma del resto la durata e la quantità di comuni governati dal centrodestra possono lasciare qualche strascico e generare qualche tensione. Saranno comunque i cittadini di Rapallo a scegliere”.