GENOVA - Acceso scontro tra opposizione e maggioranza in consiglio comunale a Genova sul tema della maxi inchiesta che ha travolto Regione Liguria. A Tursi non sono mancati momenti di tensione con toni accesi come quando il vicesindaco Pietro Piciocchi ha ribadito che "l'aula rossa non è un tribunale".
La minoranza ha chiesto una serie di chiarimenti su diversi temi: dai finanziamenti alle campagne elettorali del sindaco Bucci attraverso la fondazione Change di Giovanni Toti, alle relazione con gli imprenditori portuali passando per le azioni del Comune legate al piano urbanistico comunale in riferimento agli spazi concessi alla grande distribuzione, su tutti il caso Esselunga finita anche lei in mezzo alla maxi inchiesta. Tra i più critici Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Fabio Ceraudo (M5s) e Alberto Pandolfo (Pd).
La risposta del sindaco di Genova Marco Bucci non si è fatta attendere. Il primo cittadino ha spiegato che tutti i documenti legati al finanziamento delle campagne elettorali sono pubblici ma che lui stesso non conosce i nomi dei singoli finanziatori e che arrivare a quella informazione "è praticamente impossibile". Il sindaco ha comunque citato quelli arrivati dalla Lega e da altre realtà da lui conosciuti. Il consigliere Pandolfo ha poi annunciato che verrà fatta richiesta formale di accesso agli atti per avere i nominativi. Sul fronte degli investimenti in città Bucci ha spiegato che l'obiettivo dell'amministrazione è aiutare gli imprenditori che vogliono investire nel territorio. "Bisogna ripristinare la verità, ci sono documenti e informazioni ufficiali e pubblicate, per adesso non c'è nessuno che ci ha detto che abbiamo fatto qualcosa di illegale, se sarà dimostrato sarò il primo a chiedere scusa". Nessun passo indietro rispetto al ruolo di commissario come invece richiesto dal Pd. E sui rapporti con la Regione il sindaco ha ribadito come gli obiettivi siano gli stessi ma che non c'è sempre stato "accordo su tutto"
Sul porto il sindaco ha sottolineato come esiste "una visione strategica". Il tema si incentra sui piani legati al tombamento di Calata Concenter, opera 'gradita' all'imprenditore Spinelli. "Esiste una delibera pubblica del 29 luglio 2022 del comitato di gestione dell'Autorità portuale che parla di 30mila euro stanziati per il Concenter nell'aggiornamento al programma straordinario, ma si dice anche che il progetto di tombamento, che prevede la possibilità di realizzare un nuovo accosto di 500 metri compatibile per le grandi navi di ultima generazione, varrà 30 milioni di euro che saranno interamente finanziati con soldi dell'Autorità portuale, quindi il fatto che abbiamo usato i soldi del ponte è un'accusa offensiva oltre che non vera" precisa Bucci che aggiunge "che tutti i piani legati all'allargamento della superfice portuale hanno il fine di favorire e aumentare investimenti e occupazione ma a chi poi quegli spazi vanno in concessione è compito dell'Autorità portuale e non del Comune". E ancora: "Il nuovo piano regolatore lo farà il porto ma sentendo anche il Comune, che è il principale utente del sistema, poi è vero che negli ultimi anni c'è stato allineamento tra Regione e Comune ma questo è ciò che ha consentito di avere successo" aggiunge il sindaco.
Sul caso Esselunga la risposta è stata affidata al vice sindaco Piciocchi che ha ribadito come tutto è avvenuto seguendo tempi e procedure amministrative previste dalla legge e che "tutti i ricorsi presentati dai competitor sono stati stroncati, così come tutti i vizi contestati in sede amministrativa dai diversi ricorrenti". In questo caso a sollevare l'interrogazione è stato il consigliere del Pd Davide Patrone che chiedeva chiarimenti legati alle "ragioni di interesse pubblico sotteso ai molteplici aggiornamenti al piano urbanistico comunale volti a consentire la costruzione di strutture di media o grande distribuzione, anche in considerazione dei molteplici aggiornamenti al puc di cui Esselunga ha beneficiato e del fatto che è attualmente in corso la conferenza dei servizi per la realizzazione di un centro di distribuzione Esselunga a Sestri Ponente nell'area ex Cognetex". Piciocchi entra nel dettaglio: "Come riporta la nota preparata dagli uffici dell'Urbanistica, nessuna modifica al Puc (Piano urbanistico comunale) è stata fatta a favore di Esselunga. Infatti, la media superficie di via Piave era già stata ammessa dal Pup del 2015; stessa cosa San Benigno, mentre per quanto riguarda Sestri Ponente il Consiglio di Stato ha riconosciuto il diritto di non assegnare a un unico operatore, la Coop, le aree ex Esaote, per la realizzazione di un supermercato" ha precisato Piciocchi.
Risposte che non hanno lasciato soddisfatti i rappresentanti dell'opposizione.
IL COMMENTO
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