RIVA LIGURE - La tappa per presentare il suo nuovo libro "Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza" non sarebbe stata l'occasione per Alessandro Di Battista di incontrare il fondatore del Movimento in cui lui ha militato dal 2008 al 2021. L'ex parlamentare M5s, ospite a Riva Ligure, ha negato il riavvicinamento con Beppe Grillo, ipotesi lanciata dal "Tempo", "che come sapete è un giornale che appartiene ad Angelucci della Lega. Quello che scrivono i giornali politici lascia il tempo che trova", attacca dal palco l'attivista che da aprile 2023 è impegnato come vicepresidente dell'associazione Schierarsi. E nega così anche un suo rientro in politica, ribadendo che "si può fare politica anche da fuori. Io francamente non perdo più tempo".
Crucioli e Morra, cosa toglieranno al campo largo? - IL QUESITO
Le tensioni interne tra il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, a cui secondo una sentenza del Tribunale di Genova del 2021 appartengono nome e logo, e il leader nazionale Giuseppe Conte non sono un mistero: non sono passate inosservate le diverse uscite di Grillo durante i suoi spettacoli nei confronti dell'avvocato, ma l'ipotesi di una scissione preoccupa i grillini. E chissà se la partita non passi anche per la Liguria, con la prima candidatura ufficiale di Nicola Morra a presidente di regione: l'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle correrà con la lista Uniti per la Costituzione, ma c'è chi ipotizza che potrebbe avere l'endorsement di Grillo. Morra fu espulso dal Movimento nel 2021 per essere stato uno dei 15 senatori grillini a non votare la fiducia al Governo Draghi.
Elezioni, Pirondini: "Io disponibile per le regionali" - LE DICHIARAZIONI
Un'ipotesi che verrebbe meno, se il campo largo decidesse di schierare in campo una figura come Luca Pirondini. Il senatore, che nel 2017 corse come candidato sindaco di Genova per il M5s, è un grillino della prima ora e già in passato ha raccolto la fiducia e il sostegno di Grillo. Il M5s ha messo il nome del musicista e professore d'orchestra a Sanremo, sul tavolo della coalizione del centrosinistra, per offrire una alternativa su cui ragionare rispetto al candidato in pectore del Partito Democratico, Andrea Orlando. Entro i primi di settembre è attesa la decisione, anche perché la scadenza delle elezioni si fa sempre più vicina.
IL COMMENTO
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