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Due decisioni importanti, due luoghi in antitesi. Da Roma a Sant’Olcese passa il futuro della nostra regione. E dalla settimana successiva probabilmente si apriranno veramente le campagne elettorali dei due candidati
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Di definito non c’è ancora nulla ma i sondaggi commissionati dalle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra sembrano parlare chiaro: Ilaria Cavo sarebbe, sia per il sondaggio del centrodestra che per quello di centrosinistra, la candidata più pericolosa e autorevole per la grande visibilità e notorietà di cui gode, principalmente per i suoi trascorsi da giornalista televisiva regionale e nazionale.

L’ex guardiasigilli Andrea Orlando per il Partito Democratico risulta essere il candidato più conosciuto e in grado di combattere per vincere le elezioni regionali di fine ottobre, sebbene nel testa a testa con la Cavo sembrerebbe perdente di pochi punti.

Dati che non sono stati ufficializzati e che per essere scritti dovrebbero venir registrati sul sito sondaggipolitici di Agcom, ma le indiscrezioni che ci risultano, senza entrare nei dati precisi, sono quelli sopra enunciati.

Il tutto per il centrodestra però, si decide di fatto il 30 agosto a Roma quando ci sarà l’incontro tra Giorgia Meloni, Salvini e Tajani.

Per il centrosinistra, invece, sarà a Sant'Olcese, visto che proprio lì ci sarà una delle feste dell’Unità con primo attore tra i banchetti della festa il famoso salame di Sant’Olcese. Forse lì potrà essere sul palco per la prima volta il candidato prescelto dal centrosinistra, Andrea Orlando.

Due decisioni importanti, due luoghi in antitesi. Da Roma a Sant’Olcese passa il futuro della nostra regione. E dalla settimana successiva probabilmente si apriranno veramente le campagne elettorali dei due candidati, con tutte le loro incognite, specie a sinistra sul problema Italia Viva. Si deciderà se inserirlo o meno nella coalizione, vista la forte opposizione del leader della coalizione Ferruccio Sansa che ha scritto post di fuoco contro l’ipotesi di inserimento del partito dei Renzi e Paita.

Nel nostro sondaggio di Tecnè, in effetti, invece Italia Viva risultava gradita a oltre il 30 % degli elettori di sinistra. È certo che la mancanza di Italia Viva sposta ulteriormente verso sinistra la coalizione e probabilmente il centrodestra non potrebbe che dire “grazie”.