GENOVA - Botta e risposta a distanza tra la segretaria del Pd Elly Schlein e il sindaco di Genova Marco Bucci, candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra. Da una parte l'obiettivo di "salvare la sanità pubblica" con l'accusa di "volere a destra una sanità a misura di portafogli", dall'altra quella di attaccare le "sciocchezze" della Schlein. "Sono scioccato dalle parole di Schlein (lette sul giornale stamattina ndr), ridicolo che dica tutte queste sciocchezze considerando che non l'ho mai conosciuta, se questo è lo stile del Pd dobbiamo darci una regolata - l'attacco frontale di Marco Bucci -. La diga è in anticipo, devo spiegarle il lavoro fatto a Genova? E non ci sono cittadini che vanno in ospedale con la carta di credito. Se lo stile è quello di infangare senza pensare a quello che si dice e Orlando era d'accordo nell'evitare insulti, io sono molto deluso da questo modo di lavorare". Li taccia come un mantra, Marco Bucci, "quelli del no", che non vogliono le opere. "I 5s non vogliono le infrastrutture, ma anche il Pd non le vuole - incalza il candidato del centrodestra -. Noi vogliamo presentare le cose che faremo, i signori del no non andranno così lontano, lo sanno anche loro, e dal campo largo passeranno al campo rotto".
Tema di scontro, in campagna elettorale, sarà oltre alle infrastrutture anche quello della sanità. Al centro del dibattito l'abbattimento delle liste d'attesa. Durante 'Terrazza Incontra' Marco Bucci, il sindaco genovese ha ribadito che la sua intenzione è quella di seguire il modello dell'Asl 3 nel 2016, quando azzerò le liste d'attesa LEGGI QUI. "Il nostro obiettivo è quello di utilizzare i soldi pubblici per aumentare le prestazioni delle macchine per aumentare gli esami di ciascuna macchina, ma medici e infermieri vanno pagati - ha spiegato Marco Bucci -. Se ci riusciremo con il pubblico bene, altrimenti chiederemo aiuta a qualcun altro, lo scopo è quello di azzerare le liste d'attesa. Io penso che il modello migliore sia in Emilia Romagna che è governata dal centrosinistra, hanno tanti privati, noi siamo al 14-15%, non sono i privati che chiedono ai cittadini di pagare ma al cittadino interessa poco da chi i medici prendano i soldi, interessa solo l'efficienza. Tutto il resto è demagogia e vecchia sporca politica".
IL COMMENTO
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