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GENOVA - Mattinata genovese per i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, oggi nel capoluogo ligure per presentare i candidati alla corsa alle Regionali del 27 e 28 ottobre. Al loro fianco il candidato del centrosinistra Andrea Orlando, che parla di coalizione e di ambiente, tra Verdi e Sinistra Italiana: “Voglio ringraziarli per essere qui quest’oggi e per il ruolo svolto, sono stati i primi a sostenere la mia candidatura, manifestare quando c’erano dei punti di non chiarezza - le parole di Andrea Orlando al fianco di Bonelli e Fratoianni -. Sono qui con due persone con le quali ho portato avanti una missione a marzo, a ciascuno di noi e richiesto di lottare per la pace”.

Dalla pace, considerando i due fronti di guerra in corso, alla Liguria del futuro che fotografa lo stesso candidato di centrosinistra. “La Liguria voglio che sia una regione di pace, prospera, che cresce ed è ecosostenibile. Gli antenati di Salvini e Meloni criminalizzavano gli operai ma facevano arrivare i treni in orario, questi invece criminalizzano e basta. E hanno un’idea del mondo opposta alla nostra - aggiunge Orlando -. Pensano che il territorio debba essere utilizzato come una cosa privata, rivendico il fatto che da amministratore mi sono battuto per l’istituzione del parco nazionale delle Cinque Terre, una delle cose migliori che ho fatto. Il mio obiettivo è quello di contrastare l’emigrazione dalla nostra regione, la prima cosa che voglio contrastare è questa e per farlo servono politiche che differenzino la comunità”.

Arriva poi la proposta in ambito lavorativo, da parte del candidato dem. “Voglio che cresca il lavoro di qualità e diminuisca il lavoro povero. Quando ci saranno dei bandi devono poter prenderne parte il 30% di giovani e il 30% di donne e poi nelle gare la soglia del salario non deve essere sotto i 9 euro - l'idea di Orlando -. Non si può produrre lavoro povero, il pubblico non deve farlo. Nessuno nella PA deve lavorare sotto i 9 euro, che si tratti di mense, ristorazione, pulizie”.

Avs, dopo il risultato alle Europee, dove ha sfiorato il 7%, vuole replicare, anzi crescere. "Vogliamo continuare a crescere e a riscuotere successo nel paese, siamo la forza politica con le proposte più nette e più chiare e che hanno più coraggio - ha spiegato il segretario di Avs Nicola Fratoianni -. Siamo al centro di una proposta che vuole costruire un'alternativa alle destra come qui in Liguria, al fianco di Andrea Orlando, dove vogliamo un futuro con politiche generali e non particolari".

In Liguria è saltato l'accordo con i candidati di Italia Viva, dopo il "diktat di Conte", come sottolineato dalla coordinatrice Raffaella Paita. Contrari alla loro presenza in coalizione anche Avs, nonostante la posizione forse meno intransigente del Mov5s. "Quando si fa un accordo poi si sostiene un progetto, con battaglie e punti di vista articolati, ma quando si sceglie di portare avanti una battaglia lo si fa con convinzione e noi da subito siamo stati al fianco di Orlando - ha aggiunto Fratoianni -. Il tema della larghezza della coalizione ha a che fare con la natura della proposta politica. Orlando fa il candidato e si preoccupa per il massimo dell'efficacia della campagna elettorale, io sono solidale con lui e con tutti i candidati che in questo turno di Regionali si misureranno con il centrodestra, con passaggi che si regolano dentro la discussione della coalizione".