Giornata savonese per il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, che ha trascorso mattina e pomeriggio tra la città della Torretta e la ValBormida. Innanzitutto si è tenuto un confronto dettagliato sulle priorità e le sfide future di Savona, a cominciare dal quel "no" netto, come già ribadito più volte, al rigassificatore. Per Bucci non ci sono i presupposti per proseguire il progetto che voleva il suo predecessore Giovanni Toti.
La prima tappa a Savona e il "no" ai rigassificatore
È iniziata questa mattina a Palazzo Sisto la visita del presidente della Regione Liguria Marco Bucci a Savona. Si tratta del primo degli incontri programmati da Bucci sul territorio a cui ne seguiranno altri per fare il punto sulle principali tematiche. Oggi il presidente Bucci è stato accolto alle 9 dal sindaco Marco Russo per un confronto dettagliato sulle priorità e le sfide future della città. A cominciare dal no netto, come già ribadito più volte, al rigassificatore. Dopo una passeggiata nel centro storico, il presidente Bucci si è spostato nella sede dell'Unione Industriali di Savona, incontrando insieme all'assessore regionale all'Energia Paolo Ripamonti, i rappresentanti degli industriali e i player economici della provincia. La mattinata si è conclusa nella Sala Consiliare della Provincia di Savona, dove il presidente Bucci ha ascoltato in plenaria i sindaci del Savonese. Tra i temi emersi nella mattina: nuove infrastrutture e il potenziamento di quelle già esistenti, lo sviluppo della portualità dei porti di Savona-Vado, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’ambiente, la sostenibilità e l’area di crisi complessa. "Tre sono per noi le priorità che affronteremo da subito – ha ribadito Bucci – le infrastrutture, la sanità, il lavoro. Tutto quello che è connesso a questi macro temi avrà la massima priorità". Per quanto riguarda il sistema sanitario, il presidente della Regione Liguria ha detto che "serve una sanità dei 15 minuti, cioè ospedali di comunità raggiungibili in questo lasso di tempo. È questo l’unico modo per garantire un’alta qualità della vita in Provincia di Savona. A questo proposito serve un grande presidio territoriale: non bisogna chiudere nulla, ma distribuire le strutture sul territorio, per avere molteplici accessi e indirizzare i cittadini nel luogo migliore. Anche il casello per l’ospedale San Paolo è da inserire tra le priorità infrastrutturali, come l’autostrada Carcare – Predosa".
La visita alla ValBormida incidentata
La seconda tappa della visita nel Savonese del presidente di Regione Liguria Marco Bucci è stata Cairo Montenotte, alla Biblioteca Civica di Palazzo Scarampi, dove ha incontrato gli amministratori e i rappresentanti delle imprese produttive del territorio. Tra i principali temi, gli effetti del maltempo dello scorso ottobre e la prevenzione del rischio idrogeologico. A seguire, la delegazione regionale ha visitato l’area industriale dell'azienda Trench Italia, sempre nel comune di Cairo Montenotte, e le realtà industriali del sito Cairo 3000. "Lavoreremo in sinergia con il territorio su un progetto per mitigare il rischio idrogeologico in Val Bormida, non solo per i corsi d'acqua principali ma anche per i rii – ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Marco Bucci -. Ho inoltre chiesto a tutti i sindaci di preparare, ognuno per il proprio Comune, una mappatura dei siti industriali dismessi per poter ricollocare aziende o creare le condizioni per nuovi insediamenti. L'occupazione resta infatti una delle priorità dell'entroterra Savonese, insieme a sanità e infrastrutture di cui abbiamo avuto modo di parlare in sede provinciale". "Quello di oggi con gli amministratori e le imprese della Val Bormida è stato un incontro proficuo per fare il punto sui danni del maltempo, per i quali la Regione ha messo a disposizione un ulteriore contributo alle aziende da due milioni di euro. Il tema della prevenzione è fondamentale per evitare che situazioni del genere si ripetano – ha commentato l’assessore alle Aree di crisi complessa Paolo Ripamonti – Il presidente Bucci ha ribadito la vicinanza della Regione al territorio e l’impegno dell’ente ad intraprendere tutte le azioni propedeutiche a mitigare il rischio idrogeologico, a cominciare dalla pulizia dei fiumi".
IL COMMENTO
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