Sono pochi gli argomenti che fanno convergere sullo stesso binario maggioranza e opposizione: tra questi la condizione delle autostrade liguri, con annessi pedaggi. Protagonisti da una parte il consigliere dem Arboscello e dall’altra la consigliera di FdI Lauro. L’aula, alla fine del consiglio, ha votato all’unanimità la richiesta di stoppare il pagamento al casello: 26 voti favorevoli, 5 assenti e nessun contrario. Ad aver spianato la strada ci aveva già pensato questa mattina il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna, che con un post su Facebook al peperoncino aveva attaccato l'immobilismo ligure, a 360° gradi.
Il monito di Armando Sanna
Il capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna ha utilizzato i propri profili social per richiamare sull'attenti i vertici regionali e per far esercitare loro pressioni su Roma. In particolar modo sul ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. "Industriali, imprenditori, professionisti. Il grido d'allarme sulla Liguria isolata è troppo forte per non sentirlo. Più forte dei "va tutto bene" di Bucci che ha evidentemente paura di offendere il suo suggeritore e viceministro ai trasporti Rixi - incalza Sanna -. Ed è questo il punto: la regione è in mano a chi la sta isolando tra aeroporto inesistente, treni nel caos, opere ferme e autostrade bloccate". Non si è fatto attendere poi il suggerimento, che sa di monito, all'ex sindaco di Genova Bucci. "Consigliamo al presidente Bucci di viaggiare verso Roma per bussare a casa del ministro Salvini, sarà cosi un’occasione per rendersi conto di quanto costi andare nella capitale, paradossalmente più di quanto si spenda a recarsi nella sua amata America, in alcuni casi" ha aggiunto il capogruppo dem. Infine una vera e propria stilettata a La mia Liguria. "E menomale che doveva essere una Liguria internazionale e invece si sta trasformando in un'isola. Che non c'è".
La richiesta del Pd
Il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello ha presentato un ordine del giorno che chiede l’esenzione del pedaggio per il tratto autostradale della A6, interessato dai cantieri. Sul documento si legge che la distanza tra Mondovì e Savona, in particolare la parte appenninica, è interessata da lungo tempo da lavori di manutenzione e rifacimento di tunnel e viadotti che comportano la riduzione per entrambi i sensi di marcia della carreggiata in un’unica corsia. “È un problema annoso delle nostre autostrade che deve essere risolto partendo dalle richieste che devono essere sottoposte al Mit - spiega in aula Arboscello -. Chiedo alla giunta di impegnarsi con il ministero di competenza per chiedere di intervenire sui pedaggi della tratta”.
La proposta della consigliera di FdI Lauro
La maggioranza, a firma della consigliera regionale di Fratelli d’Italia Lilli Lauro, chiede che la Regione si faccia portavoce con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per lo stop generalizzato del pedaggio autostradale a causa dei cantieri. L’intento è stato quindi di superare la proposta dem e di chiedere esenzione totale e almeno forte riduzione dei pedaggi di tutte le tratte autostradali della Liguria. La consigliera di Fratelli d’Italia Lilli Lauro è la prima firmataria di un documento presentato durante il consiglio regionale, che richiedeva chiarimenti riguardo ai disagi causati dai cantieri autostradali in Liguria. La situazione complicata con cui sono costretti a coabitare i cittadini si è caratterizzata ogni giorno di più da code e ritardi, un percorso sempre in salita partito il 14 agosto 2018, quando si consumò la più grande tragedia: il crollo di ponte Morandi. “Negli ultimi mesi i cantieri lungo le autostrade liguri sono aumentati in modo significativo, creando disagi non solo per i pendolari e i residenti, ma anche per i turisti che visitano la nostra regione,” ha dichiarato la consigliera di FdI Lilli Lauro. “È necessario che la Regione Liguria si attivi presso Autostrade per l'Italia per valutare l'eventualità di esentare dal pagamento del pedaggio nei tratti autostradali interessati dai lavori”. Prima del voto, Lauro ha chiesto a tutta l’aula di votare l’ordine del giorno che impegna il presidente Bucci ha chiedere l’intervento diretto del Mit.
I consiglieri uniti contro l’aumento dei pedaggi
Dura la presa di posizione del capogruppo di Forza Italia Carlo Bagnasco che ha ribadito le difficoltà quotidiane che si concretizzano sulle tratte autostradali liguri. “La situazione è complicata, sia di giorno che di notte, con difficoltà sempre più evidenti che costringono la Liguria a vivere in una grande difficoltà”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere di Avs Jan Casella che chiede ai colleghi di unire le forze per far sentire la propria voce a Roma. Insomma, un problema generalizzato che coinvolge tutti, da destra a sinistra. Sì unanime da parte dei partiti di minoranza, con le parole dei capigruppo di Orlando Presidente e Movimento Cinque Stelle Gianni Pastorino e Stefano Giordano. Alle parole dei consiglieri di minoranza hanno fatto eco quelle di maggioranza, con la capogruppo della Lega Sara Foscolo: “Sono contenta che su cose di buon senso si riesca a trovare una unità di intenti”. Anche il consigliere regionale di Vince Liguria-Noi Moderati Alessandro Bozzano ha ribadito la necessità di intervenire a Roma per rendere adeguati i pedaggi al servizio messo a disposizione. Il gruppo consiliare Orgoglio Liguria ha ribadito convintamente il proprio appoggio all'ordine del giorno presentato da Lilli Lauro. “Abbiamo votato convintamente la proposta della maggioranza di rendere gratuiti i tratti autostradali interessati da cantieri. Siamo al fianco di tutti i cittadini con il chiaro obiettivo e messaggio, a qualunque concessionario, che a fronte di un costo debba essere garantito il buon funzionamento del servizio e dell’autostrada in piena sicurezza”.
A tirare le fila il presidente Bucci
Prima del voto ha preso la parola il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, che ha spianato la strada per una nuova operazione con la capitale, per intercedere sull'aumento dei pedaggi autostradali. "Sulla base di quello che è successo con i treni prima della fine dell’anno, stoppando gli aumenti grazie a un'unità di intenti, anche per quanto riguarda le autostrade, è giunto il momento di far sentire la nostra voce - ha spiegato in aula Marco Bucci -. Attraverso il pedaggio si deve dare un messaggio chiaro, perché le autostrade devono funzionare. Quindi ritengo che il pedaggio sia giusto ma le tratte devono funzionare, se non funzionano bisogna stoppare i pedaggi". Bucci è fiducioso che il suo buon rapporto con Roma possa portare frutti, anche su questo fronte. "Sono certo che una posizione chiara in consiglio regionale aiuterà a portare a buon fine questa richiesta". E alla fine è arrivata l'ultima tirata d'orecchie a chi lo ha accusato di aver ceduto, in passato, ad Aspi, sul fronte dell'aumento dei pedaggi, per consentire la crescita infrastrutturale. "Noi non abbiamo negoziato, Autostrade al tavolo si era presentato con 150 milioni di euro, a incontro concluso siamo riusciti a ottenere un miliardo e mezzo. Questo è stato uno dei più grandi risultati per i cittadini liguri. Non abbiamo svenduto i rimborsi autostradali".
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IL COMMENTO
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