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Meno di cento giorni alla data del voto e ancora il centrosinistra genovese è alle prese con la disperata ricerca del candidato che dovrà competere con Pietro Piciocchi. Si chiude una settimana caratterizzata dalle solite riunioni, chat impazzite, incontri più o meno carbonari che non hanno fatto altro che aumentare la sensazione di confusione.
Mentre il Partito Democratico è alle prese con un clima interno per nulla positivo, ci hanno pensato anche i "possibili" alleati a gettare benzina sul fuoco. Dopo che Alessandro Terrile si è ufficialmente ritirato alla corsa, Linea Condivisa ha poi pensato bene di proporre Rossella D'Acqui come sua candidata, mentre il Movimento Cinque Stelle che spinge per Tiziana Beghin proprio negli studi di Primocanale ha bocciato i tre nomi inizialmente proposti dal Pd e cioè quelli di Romeo, Sanna e Terrile. Poi è arrivata la dura uscita di Italia Viva che accusa "spettacolo indecoroso" mentre Azione resta alla finestra chiedendo a gran voce il nome del candidato prima di uscire allo scoperto e decidere come muoversi.
Pressioni per convincere Roberta Pinotti
Soprattutto da Roma e da una parte del partito continuano ad arrivare spinte decise per Roberta Pinotti, anche se lei proprio a Primocanale.it in maniera piuttosto decisa aveva risposto un "no, grazie". Il suo però potrebbe essere il nome in grado di mettere d'accordo tutti. Tutti o quasi perché Avs e Movimento Cinque Stelle più volte hanno ribadito il no a una eventuale candidatura. Non sono pochi coloro i quali sperano ancora di riuscire a convincerla.
Pastorino resta sullo sfondo
Mentre Romeo si è un po' messo da parte senza uscite pubbliche rumorose, Armando Sanna invece continua a fare il suo gioco anche per mettere pressione al partito facendo persino riferimento a un detto popolare: "Se ti aspetti che un asino corra come un cavallo il problema non è dell'asino, è tuo".
Ma un nome "caldo" resta quello di Luca Pastorino, attuale sindaco di Bogliasco e deputato del PD, rientrato dopo la vittoria di Elly Schlein. C'è poi l'ipotesi Pandolfo che però è appena entrato in Parlamento e oltre a non convincere tutti gli alleati non avrebbe il sostegno di tutti neppure all'interno del partito.
Dietro le quinte lavora sodo il segretario provinciale Simone D'Angelo al quale va riconosciuto il merito di aver riportato un po' di entusiasmo nella base e di aver ricucito con tutta la coalizione. Poi però all'ultimo qualcosa non ha funzionato e sui perché all'improvviso sia saltato tutto ognuno dei protagonisti ha la sua verità. Inizia una nuova settimana. Sarà quella decisiva?
IL COMMENTO
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