
Adesso è ufficiale, Filippo Biolé ha sciolto le riserve: si candiderà a sindaco di Genova come progressista civico. Insomma, l'area non si vuole connotare per forza a sinistra, ma certo il mondo in cui andrà a pescare i voti sarà quello, magari scontento di quanto fatto nel centrosinistra. Nonostante si sappia, l'elettorato del campo progressista non fa sconti, né da una parte né dall'altra.
L'avvocato Filippo Biolé primo candidato civico di Genova
Una decisione riflettuta
L'avvocato genovese ha comunicato nelle scorse ore la sua decisione di scendere in campo, appoggiato dal proprio comitato politico e da Genova Unita, il movimento prettamente civico che fa capo all'ex dem Gianluca Chiaramonte. Quella di Biolé è stata una libera scelta, da professionista del tessuto genovese, senza tessere di partito ma, fanno sapere dal suo entourage, con una grande rispetto della visione della città. La candidatura è stata spinta dal comitato e da Genova Unita, oltre che da un insieme di professionisti e intellettuali, ma ovviamente l'ultima parola è spettata proprio a Biolé.
Nessun appoggio a Salis
"Ho trascorso metà della mia vita a difendere i diritti dei lavoratori e gli ultimi 10 anni a convincere migliaia di studenti di ogni età sull'importanza del ruolo di ogni singolo nella preservazione dei valori democratici attraverso la conoscenza, la partecipazione e il coinvolgimento nella cura del patrimonio pubblico - le prime parole di Filippo Biolé -. Questa investitura in extremis della candidata della coalizione si pone in perfetta antitesi rispetto a tutto ciò in cui credo e infatti non raggiungerà mai l'obiettivo che la sinistra ha perso di vista da tempo: la riconquista della fiducia del cittadino nelle istituzioni democratiche, fallimento che si manifesta mai così evidente nell'aumento vertiginoso e preoccupante dell’astensionismo". Insomma, una stilettata alla candidatura del centrosinistra, voluta e spinta dal Partito Democratico, che non ha ritrovato, per Biolé, un percorso veramente civico. Il presidente dell'Accademia delle Belle Arti aveva dichiarato, nel corso di una conferenza stampa nel suo studio, che sarebbe stato disponibile ad appoggiare un profilo dem, qualora fosse stato presentato come candidato del centrosinistra.
Genova Unita al fianco di Biolé
I prossimi step saranno i seguenti: raccolta delle firme, individuazione del nome e del simbolo della lista, prime linee programmatiche e, alla fine, il programma vero e proprio da stilare. L'obiettivo è quello di far vedere che esiste una terza strada, una terza via che si discosti da quella di matrice politica, e per farlo si lavorerà soprattutto sull'astensionismo, che al momento risulta di lungo il principale partito. A incentivare la decisione assunta dall'avvocato i messaggi social ricevuto in poche oltre, oltre 400, di persone che si sono dette pronte a sostenere, anche economicamente, Filippo Biolé. "Si tratta di una candidatura civica, seria e autorevole che vuole ripartire dai cittadini, da chi è rimasto deluso in questi anni, per questo come Genova Unita crediamo molto nel percorso importante che potrà fare Filippo" commenta uno dei fondatori di Genova Unita Gianluca Chiaramonte. Il primo appuntamento, da segnale sul calendario, è quello di un'assemblea pubblica che si svolgerà nei prossimi giorni.
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