Al via i lavori di ampliamento del terminal passeggeri dell'Aeroporto di Genova: il progetto definitivo, già approvato da Enac nell'estate dello scorso anno, prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato di 5.500 metri quadri su tre livelli e il restyling dell'edificio esistente, concentrato in particolare sull'area accettazione e imbarchi. I lavori saranno completati entro due anni.
Durante i lavori l'aeroporto continuerà a operare regolarmente, garantendo la funzionalità dello scalo con disagi ridotti al minimo per i passeggeri: le nuove aree saranno progressivamente rilasciate mano a mano che saranno completate.
"E' una grande giornata per il nostro aeroporto - ha detto durante la cerimonia di inaugurazione il presidente Paolo Odone - stiamo lavorando per costruire un city airport che sia un fiore all'occhiello del sistema aeroportuale italiano. Per una buona volta nella storia di Genova tutte le componenti, Regione, Comune, Autorità portuale, Camera di commercio e associazioni di categoria stanno remando dalla stessa parte, è un'occasione da cogliere per il bene della città".
Ma la cerimonia di avvio dei nuovi cantieri è stata caratterizzata dalle polemiche alimentate dal presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, che è intervenuto oggi a Genova: "Tutto non si tiene - ha detto - è una questione filosofica, in un posto in cui c'è tutto è come se non ci fosse niente". Il riferimento è ai numerosi progetti del porto, l'ultimo quello legato allo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, che rischiano di interferire con l'attività aeroportuale: "Mio dovere è segnalare alle città quali possano essere le criticità legate alle loro scelte e su questo tipo di operazioni mi aspetto di essere consultato. Nessuno ha bussato alla mia porta e non capisco perché".
Il direttore generale dello scalo, Piero Righi, non si scompone: "I rilievi dell'Enac sono ragionevoli, io non voglio inserirmi in un dibattito che conosco solo per linee generali. I vincoli all'operatività dell'aeroporto esistono e, come tali, vanno rispettati".
Diverso è il tono usato dal presidente del porto Paolo Emilio Signorini: "Le parole di Di Palma sono corrette quando dice che tutto non si può fare, segnalo però che noi abbiamo aperto un tavolo con Enac da molto tempo e tutti i progetti che abbiamo valutato sono stati concertati anche con questo ente. Dobbiamo fare di più e meglio? Tutto è possibile ma segnalo a voi giornalisti che ciò che stiamo facendo, tutte le nostre analisi, hanno una notevole profondità: nessuno può dire di non sapere nulla su un tema così dibattuto come quello dello spostamento dei depositi".
Sulla stessa linea il sindaco Marco Bucci: "Sono stato in Enac a Roma un anno e mezzo fa a presentare tutti i nostri progetti, non credo che possano costituire una sorpresa per nessuno. La scelta di collocare i depositi a Sampierdarena è la migliore possibile e non costituisce pericolo: se ci sono persone che ritengano essere disponibili siti migliori si facciano avanti". Marco Bucci precisa, inoltre, che la collocazione dei nuovi depositi non si trova nell'ambito del cono aereo e rifiuta l'ipotesi di rinunciare, tout court, ai depositi costieri: "Non è vero che impiegano solo una trentina di addetti, sono molti di più, e io comunque come Sindaco sento il dovere di non perdere nemmeno un posto di lavoro".
Il piccolo colpo di teatro lo ha riservato, nel finale, il presidente Odone: "Dobbiamo usare la diplomazia e quindi regalo al presidente Di Palma un vasetto del nostro miglior pesto, chiamatelo il patto del pesto, sono sicuro che troveremo l'accordo per il bene dell'aeroporto e della città".
IL COMMENTO
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