Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

GENOVA - È stata aggiudicata alla cordata We Build Fincantieri - Fincosit la realizzazione della nuova diga del porto di Genova. La decisione è arrivata oggi dopo un percorso ad ostacoli, iniziato il 30 giugno con la gara andata deserta, a sorpresa: le due cordate composte da We Build - Fincantieri - Fincosit e Acciona - Gavio- Caltagirone, si sono ritirate all’ultimo, spaventate dagli extra costi delle materie prime, dalle clausole in particolare sulla incerta situazione geologica dei fondali, e sulle pesanti penali in caso di ritardi.

Ed ecco che l’Autorità portuale ha scelto la strada della negoziazione privata per scegliere tra i due contendenti. Riunita la commissione composta da tre esperti, dopo un mese di lavoro ecco il secondo colpo di scena: possibile conflitto di interessi di un membro dello stesso collegio e quindi tutto da rifare, proprio sulla soglia dell’aggiudicazione. Era il 23 settembre.

Fino a oggi, quando la scelta è stata compiuta. L’opera ha un valore di 1.3 miliardi, di cui 950 milioni già finanziati, con fondi del PNRR per 500milioni. Per non vederli revocati però bisogna chiudere la partita dei lavori entro fine 2026, salvo aggiustamenti del tiro che potrebbero arrivare da Roma viste le difficoltà anche per altre opere.

Il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini commenta: "L'aggiudicazione giunge al termine di un lavoro estremamente complesso di programmazione, progettazione, approvazione e affidamento della più importante opera marittima mai costruita in Italia finalizzata a migliorare l’accessibilità nautica e le condizioni di sicurezza del principale porto nazionale. Agli inizi del 2023, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal PNRR, a valle del completamento della progettazione, partiranno i lavori che termineranno entro la fine del 2026”.

Soddisfazione è espressa dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci: "Siamo di fronte a un evento che non è esagerato definire epocale e che cambierà la faccia del nostro porto e la competitività dell’intera logistica italiana. Genova e la Liguria continuano nel loro percorso di cambiamento e modernizzazione. L'assegnazione dei lavori della Diga è una di quelle notizie che entreranno della storia economica di questa regione. Da oggi parte la realizzazione di un’opera fondamentale non solo per Genova e per la Liguria ma per tutto il Paese”.

Soddisfazione per l'aggiudicazione dei lavori anche dal terminalista Aldo Spinelli uno dei più strenui sostenitori dell’opera che ha commentato: “È un’ottima cosa, finalmente!”.

Arriva anche il plauso del governo, per voce di Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture: "La chiusura della gara per la diga foranea di Genova, con l'aggiudicazione dell'appalto per la progettazione e la realizzazione alla società italiana WeBuild, è una notizia davvero rilevante, soprattutto in questo momento, in cui molte voci esprimono scetticismo sull'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una delle opere simbolo del Pnrr, fondamentale per lo sviluppo della città e del sistema portuale ligure, ha subìto qualche ritardo per una procedura di gara andata deserta a causa della preoccupazione delle imprese sull'aumento del costo dei materiali. Ma questa notizia dimostra che i termini dell'appalto erano congrui e che quindi la diga si farà. Mi associo quindi alla soddisfazione espressa dal Presidente Toti e dal Sindaco Bucci".