Si è tenuto questa mattina a Milano il convegno organizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale Made in Italy (Cluster MinIT) “Made In Italy, la sfida della ripresa tra crisi e transizione” con l’obiettivo di individuare le priorità per l’innovazione e lo sviluppo delle imprese made in Italy.
Un’occasione di confronto sulle sinergie tra imprese e ricerca per creare nuovi modelli di business e tecnologie efficaci a governare la transizione attuale.
Due i panel tematici sui quali sono stati chiamati ad intervenire i rappresentanti di associazioni, imprese e centri di ricerca, parte del sistema aggregante del Cluster MinIT, al fine di individuare un manifesto d’azione per la valorizzazione e il rilancio del Made in Italy.
Al primo panel tematico “I sistemi del made in Italy tra tradizione e futuro”, introdotto da Silvana Pezzoli - Presidente del Cluster Made in Italy, hanno preso parte Giovanna Ceolini - Presidente Assocalzaturifici, Eugenio Massetti - Vice Presidente Confartigianato, Maria Porro - Presidente Assarredo e Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica.
Silvana Pezzoli ha sottolineato che “l’azione del cluster nazionale, favorendo il superamento delle frammentazioni tra le diverse filiere e tra mondo della ricerca e dell’impresa, sta lavorando per una strategia condivisa a favore del made in Italy. Risulta primario indirizzare e supportare correttamente tutte le imprese che si stanno confrontando con enormi sfide, come quelli delle transizioni (energetiche, ecologiche, digitali, ecc.), del capitale umano, dei cambiamenti dei modelli di produzione (reshoring) e dei modelli di business”.
Il Direttore Generale di Confindustria Nautica, Marina Stella, intervenuta sul cambiamento avvenuto nel comparto nautico nel periodo post pandemico, ha evidenziato come il settore sia stato premiato dalle nuove necessità di distanziamento sociale, tanto che la nautica registra oggi un periodo di forte interesse e attrattiva. “Il 2021 è stato l’anno con maggiore crescita di fatturato di sempre - +31% - con numeri in grande crescita per tutti i comparti produttivi e dei servizi connessi al turismo nautico. Per non parlare dell’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica, che nell’anno scorrevole terminato a marzo 2022 hanno toccato il massimo storico di 3,37 miliardi di euro. Dopo la pandemia, inoltre, le richieste degli armatori si sono rimodulate verso imbarcazioni e yacht più attenti all’ambiente e alla sostenibilità”.
All’interno di Confindustria Nautica, è attivo già da tempo il “comitato sostenibilità”, composto da rappresentanti di tutte le realtà del settore, al quale è affidato il compito di analizzare e valutare le modalità più idonee di affrontare i principali ambiti di interesse del comparto: dalla decarbonizzazione ai nuovi materiali, dall’end-of-life al life cycle assessment. “L’attenzione alla sostenibilità e il rispetto dell’ambiente – ha aggiunto Stella – sono parte fondamentale del DNA e della cultura del comparto”.
Riguardo alla sfida della formazione, fondamentale per la trasmissione del know how, Marina Stella ha sottolineato come sia sempre più complesso trovare forza lavoro specializzata: “La scorsa primavera abbiamo lanciato il portale web “JOBSEARCH”, uno strumento ad alto valore aggiunto per rispondere all’esigenza di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro nella filiera nautica. A mancare in questo momento è soprattutto la manodopera qualificata e il personale della subfornitura – ha concluso Stella – mentre per quanto riguarda manager e progettisti non siamo secondi a nessuno, anche grazie all’offerta formativa di alcuni poli universitari italiani specializzati nel settore nautico”.
A seguire, la mattinata di lavori di è conclusa con il secondo panel tematico dal titolo “Supportare le transizioni del made in Italy”, cui hanno partecipato, Guido Guidesi (Assessore Regione Lombardia), Marco Landi - Presidente CNA Federmoda, Fabio Pollice (Rettore Università del Salento), Marcello Persico (Vice Presidente Persico Group) e Sergio Tamborini (Presidente Sistema Moda Italia).
IL COMMENTO
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