Porto e trasporti

In poche ore due decessi a Trieste e Civitavecchia
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di Elisabetta Biancalani

 

LA SPEZIA - Profondamente toccato dalle due recenti morti in porto, una a Trieste e una a Civitavecchia, dove ha lavorato per diversi anni, il presidente dello scalo della Spezia Mario Sommariva, parla di questo tema come di una delle emergenze principali del 2023, una delle questioni più urgenti da affrontare. Lo incontriamo nel suo ufficio alla Spezia, dove chiacchieriamo dello sviluppo dello scalo del levante ligure, ma specifica subito di essere in una situazione psicologica particolare, appena saputo di una ennesima vittima nello scalo friulano, dove ha lavorato per sei anni.

"I porti si stanno rivelando sempre di più uno degli ambienti di lavoro più pericolosi tra quelli che esistono, gli incidenti si stanno susseguendo in modo drammatico, abbiamo avuto una morte a Trieste e una a Civitavecchia, di un ragazzo di 23 anni. Questo fa sì che si debba con grande urgenza riaprire un tavolo nazionale con il Ministero dei trasporti e il Ministero del lavoro per indicare delle procedure all’interno dei porti che riescano a migliorare sensibilmente la sicurezza. E' chiaro che non avremo mai il rischio zero ma questa situazione è migliorabile: operativamente si possono fare molte cose, c’è un’attività che si chiama prevenzione che vuol dire adottare formazione e sensibilizzare i lavoratori ad adottare sempre la migliore procedura a più basso rischio, questo è possibile farlo".